Diario di un addio

Edith Dzieduszycka

Passigli Poesia

introduzione di Vittorio Sermonti

Anno :2007

Pagine :175

Prezzo :18,00€

ISBN :88-368-1067-3


"Martedì 29 novembre 2005 Michele Dzieduszycki (Seduceschi, nella sommaria pronuncia dei compatrioti italiani) è morto in capo a una lunga malattia. Dire a chi non lo sappia che era un 'giornalista culturale' è nobilitare abusivamente la categoria. Di fatto era un uomo di straordinaria eleganza intellettuale, di saperi raffinati…che ha scritto per 'L'Europeo' e altri settimanali straordinari articoli di cultura e di costume…Sua moglie Edith gli sopravvive annaspando nella sua assenza e ruotando su di sé come una barca con un remo solo. E nelle pagine di questo Diario di un addio tenta di sgranare la cronaca della malattia, del trapasso, della veglia, di quello che avanza della morte della persona che si è interamente amata: tenta di pronunciare l'impronunciabile, di dare ritmo al silenzio, meticolosamente, disperatamente.C'è in questi testi l'accanimento desolato di chi continua a chiamare un Michele che non può rispondere. Sono, in qualche misura, testi di una corrispondenza privata insieme assoluta e assolutamente arbitraria, del suo nome proprio. E l'impatto quasi gergale con un giorno-dopo-giorno che la nostalgia rende prezioso e irrecuperabile si fa lacerante quando il calendario della cronaca sbuca puntiglioso sotto la grande ombra della morte.In questo Diario di un addio quell'unica unicità perduta e che non ha altro nome che il suo, Michele, parla all'unicità di ciascuno e di tutti"Dall'introduzione di Vittorio Sermonti

L'autore:
Edith Dzieduszycka de Hody, di nazionalità francese, ha scritto poesie nella sua lingua natale sin dall'adolescenza ottenendo riconoscimenti in patria.Nel 1968 si trasferisce con Michele in Italia, dove si diploma in arredamento all'Accademia Arti Applicate di Milano, e successivamente a Roma, dove vive, si occupa di moda e di creazione di gioielli.Dal 1992 comincia ad essere conosciuta in Italia come collagista e poi fotografa, e partecipa in questa veste a numerose mostre e concorsi nazionali e internazionali, vincendo tra gli altri nel 2003 e nel 2004 la Medaglia di Bronzo e il Fiorino d'Argento del Premio Firenze, e nel 2005 il Primo Premio Artisti Centro Storico di Roma.Diario di un addio è la sua prima prova poetica scritta in italiano.

Il brano:

Altri modialtri ritmieri tu d'altri tempiorganismogeneticamente modificatovenivi dal passatooppure eri mutanted'un futuro improbabilefatto di poche cosee di molti pensieri