Edgar Huntly

ovvero Le memorie di un sonnambulo

Charles Brockden Brown

La Grande Biblioteca

A cura di Michele Bottalico, traduzione di Angelinda Griseta

Anno :2000

Pagine :340

Prezzo :9,90€

ISBN :978-88-368-0760-4



Il libro:
Il romanzo Edgar Huntly, ovvero Le memorie di un sonnambulo, apparso nel 1799, si iscrive idealmente nel filone della narrativa gotica che negli Stati Uniti - e proprio grazie al suo autore, Charles Brockden Brown (1771-1810) - sposta l'attenzione dai 'luoghi' deputati del genere (il castello, l'abbazia medievale…) alla natura selvaggia del Far West e agli indiani, fonti primarie di questo nuovo 'terrore'. Un terrore, però, prima di tutto psicologico, che assume la nuova frontiera americana come metafora di una condizione umana votata all'incertezza, alla solitudine, all'angoscia esistenziale, e che andrà ad ispirare tante pagine dei grandi narratori dell'Ottocento americano, da Poe, a Hawthorne, a Melville. Così, la ricerca da parte di Edgar Huntly dell'assassino dell'amico Waldegrave, filo conduttore del romanzo, le 'prove' che il protagonista deve affrontare alla pari di un eroe mitico - la pantera che gli sbarra l'uscita dalla caverna, l'incontro con la ragazza bianca prigioniera degli indiani, il tormento della sete che lo costringerà a bere il proprio sudore - si rivela a poco a poco come un viaggio all'interno di se stesso, e il romanzo 'd'avventura' diviene vero e proprio 'Bildungsroman', terribile romanzo di formazione, di iniziazione, quasi, alla natura ontologica del Male.

L'autore:
Nato a Filadelfia nel 1771 (morì nel 1810), Charles Brockden Brown apparteneva a una solida famiglia quacchera. Studiò legge ma si dedicò esclusivamente alla carriera letteraria e giornalistica: divenne il primo scrittore professionista americano. Minato dalla tisi, visse tra Filadelfia e New York: qui fu amico del drammaturgo W. Dunlap e del medico E.H. Smith. Dopo i giovanili esperimenti poetici e saggistici, esordì con Alcuin (1798), dialogo utopico in difesa dei diritti delle donne. Pubblicò quattro romanzi: Wieland (1798), Ormond (1799), Arthur Mervyn (1799) ed Edgar Hunthly, (1799), qui pubblicato dalla Passigli Editori. Essi ebbero una influenza decisiva sulla nascente narrativa nordamericana.Brown riprese gli schemi e i meccanismi del romanzo gotico inglese iniziato da Walpole, adattandoli alla storia e alla geografia americane e trasformandone le caratteristiche: il terrore fu da lui interiorizzato, trovò le sue radici nella psiche.

Il brano:

«Mi siedo, mia cara amica, per soddisfare la tua richiesta. Finalmente l'impeto delle mie paure e il trasporto dello stupore mi consentono di ritornare alla promessa fatta e di mantenerla. Finalmente sono in qualche modo libero dall'ansia e dai tremori. Finalmente il dramma è giunto ad un finale imperfetto, e la serie di eventi che avevano assorbito le mie facoltà, rubando la mia attenzione, si è convertita in tranquillità. […]»