Finzioni d’amore

Fernando Pessoa

Opere di Pessoa

A cura di Paolo Collo

Anno :2009

Pagine :94

Prezzo :10,00€

ISBN :978-88-368-1127-4

Sotto il titolo Finzioni d’amore si trova qui riunita una scelta delle lettere tra Fernando Pessoa e Ofélia Queiroz. Lettere d’amore, certo, e come tali destinate– secondo l’eteronimo pessoano Álvaro de Campos – ad «essere ridicole»; ma anche lettere che ancora una volta rivelano la difficoltà, o meglio l’impossibilità, per Pessoa di vivere in piena aderenza una propria univoca e credibile vita personale. Ci si può infatti chiedere – come fa Paolo Collo nella prefazione – quale Pessoa avesse di fronte Ofelia mentre gli scriveva le sue lettere d’amore. Lei era una e ben riconoscibile, una giovane donna innamorata che ai tempi del loro incontro non aveva ancora vent’anni; ma lui si chiamava già, allora, oltre a Fernando Pessoa, A.A. Crosse, Ricardo Reis, Álvaro de Campos… L’eteronimia per Pessoa è alla fine un sollievo e una condanna, e anche queste lettere d’amore sembrano darne conto, fino alla bellissima lettera del 29 novembre 1920, la lettera di un primo addio (il carteggio riprenderà infatti nove anni più tardi): «Il Tempo, che invecchia volti e capelli, invecchia anche, ma ancora più in fretta, gli affetti più coinvolgenti.
La maggior parte delle persone, perché è stupida, non se ne rende conto, e crede di continuare ad amare perché ha l’abitudine di sentire se stessa che ama. Se così non fosse, al mondo non ci sarebbero persone felici».
Proprio questa tensione verso una felicità impossibile è forse l’aspetto più toccante di queste lettere; una felicità continuamente disillusa in Ofélia dalle risposte di Fernando, e da lui ‘finta’ in una sorta di gioco letterario che aveva drammaticamente al centro il senso della propria irrealtà.