La gentilezza dell’acero

Alessandro Quattrone

Passigli Poesia

prefazione di Giancarlo Pontiggia

Anno :2018

Pagine :126

Prezzo :15,00€

ISBN :9788836816385

"... Tutta l'opera di questo poeta appartato e schivo, che si muove per segni minimi di realtà e di visione, è come raccolta in un'incertezza prolungata, quasi sospesa (...) fra 'vertigine ed equilibrio', immersione estatica nei suoni del mondo e improvviso ritrarsene come per una sorta di pudore. A volte, pare di sentire la lezione della poesia sbarbariana, dominata anch'essa -com'è noto - dal motivo degli occhi e dello sguardo, dalla perlustrazione ossessiva e desolata di un mondo-deserto (e 'deserto' è termine che ricorre ben tre volte nella nuova raccolta di Quattrone, e in contesti sempre significativi) che si fa metafora della condizione umana, e che genera una sorta di sottile spaesamento, un senso di dolorosa aridità ed estraneità alla vita. Ma il confronto deve fermarsi qui, perché nella poesia di Quattrone non predomina il disincanto, o quel sentimento di desolata perdizione che percorre tutta la poesia di Sbarbaro. Al contrario, il poeta sente che nella vita naturale, nel ciclico trascorrere delle stagioni, è come una forma biologica e celata di sapienza che s'impone al nostro animo con la forza limpida dell'evidenza...". (Dalla prefazione di Giancarlo Pontiggia)

Nato a Reggio Calabria nel 1958 Alessandro Quattrone vive e insegna italiano e latino a Como. Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: Interrogare la pioggia (1984, finalista al Premio Viareggio-Opera prima), Passeggiate e inseguimenti (1993, Premio Internazionale E. Montale); Rifugi provvisori (1996, Premio speciale Rhegium Julii), Prove di lontananza (2013, Premio Caput Gauri), L’ombra di chi passa (2015). Tra le altre sue pubblicazioni, ricordiamo il romanzo Ai bordi del diluvio (Moretti e Vitali, 2002). Di grande rilievo anche la sua attività di traduttore di classici della poesia, come Emily Dickinson, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, E. A. Poe, S.T. Coleridge, Ovidio.

Con La gentilezza dell'acero Quattrone ci offre un libro di grande e rara maturità, che continua con grande coerenza una ricerca poetica tanto appartata quanto solida, nel nome di una poesia, come è stato sottolineato, dalle e delle cose.

«… La poesia di Quattrone risolve la complessità del pensiero, la ricerca di un oltre sempre imperscrutabile e perciò destinato ad essere costantemente cercato, l’apparente banalità di un quotidiano che in effetti nasconde mille insidie e innumerevoli domande, in un dettato chiaro ed accessibile, che invita e affascina il lettore...»
Alessandro Grattacaso