Nella città vecchia

Israel Joshua Singer

Le Occasioni

traduzione di Luca Merlini

Anno :2021

Pagine :96

Prezzo :9,00€

ISBN :9788836818327

La ‘Città Vecchia’: così era chiamato il mercato di Cracovia, un’enorme piazza nel centro più antico della città nella quale si riversava un’umanità multiforme di nobili e plebei, commercianti polacchi, russi, ebrei, contadini, religiosi, mendicanti... un grande mondo multicolore, una babele di lingue diverse... Un teatro perfetto per Israel J. Singer, data la sua capacità di mescolare nei suoi racconti elementi e personaggi diversissimi e imbastire storie molteplici di fantastici protagonisti posti sotto la lente dell’inarrivabile humour ebraico. È in questo contesto che si muovono i protagonisti di questo lungo racconto: un indimenticabile antiquario, falsario e bon vivant, il suo assistente che ancora crede nel sogno giovanile di raggiungere l’eccellenza nella pittura, un gesuita professore di teologia e appassionato di antichità che non riesce a non farsi scivolare in tasca dei piccoli oggetti in esposizione nel negozio dell’amico antiquario, una giunonica proprietaria di caffè corteggiata dall’antiquario, un cane e un gatto molto particolari ospitati nella casa dello stesso antiquario assieme a canarini, pappagalli, criceti, pesci rossi e un’anguilla. Un racconto, dunque, che costituisce una perfetta introduzione alla lettura di uno scrittore straordinario.

 

Israel Joshua Singer (1893-1944), fratello maggiore del Premio Nobel Isaac Bashevis Singer e della scrittrice Ester Kreitman, nato in Polonia, trascorse l’adolescenza a Varsavia, dove il padre era rabbino. Emancipatosi dalla tradizione religiosa, durante la prima guerra mondiale visse per un certo periodo di tempo nascosto per evitare la coscrizione militare, e successivamente partecipò attivamente alla vita culturale polacca. Dopo la rivoluzione del 1917 si trasferisce in Unione Sovietica e partecipa al Gruppo di Kiev, legato al simbolismo e all’avanguardia. Nel 1922 pubblica Perle e altri racconti. Tornato a Varsavia, collabora a diverse pubblicazioni e, grazie a Perle, inizia a scrivere sul quotidiano yiddish newyorchese «Forverts». Nel giugno del 1934 si trasferisce negli Stati Uniti, dove si farà raggiungere dal fratello.