Orto di incendio

Al Berto

Passigli Poesia

a cura di Federico Bertolazzi

Anno :2018

Pagine :113

Prezzo :14,50€

ISBN :9788836816392

«… In una specie di riscrittura del medievale Horto do Esposo, opera anonima a cavallo tra il XIV e il XV secolo, in cui la rinuncia ai beni terreni è fatta in virtù dell’unione con Dio, Horto de Incêndio si colloca sul versante opposto e, calandosi profondamente nella vita, mostra tutta la consapevolezza della responsabilità e del rischio che fanno parte dell’incontro con il proprio vero volto.

Questo, che è l’ultimo libro pubblicato da Al Berto, concentra in maniera mirabile la sua potenza stilistica, mostra un grado di rarefazione frutto di una lucidità serena, anche se disperata. La forza delle immagini, il mistero di certi riferimenti, la passione come strumento di conoscenza, la carezza dell’esistere sul mondo, tutto qui si ritrova in un itinerario umano nel corpo vivo della vita, con la consapevolezza che mai potremo sapere che cosa ci attende dall’altro lato dello specchio.»

 

Dalla prefazione di Federico Bertolazzi

 

Poeta e pittore, Al Berto (pseudonimo di Alberto Raposo Pidwell Tavares) nacque a Coimbra l'11 gennaio 1948. Discendente da una famiglia dell'alta borghesia (di origine inglese per parte paterna), trascorse tutta l'infanzia e l'adolescenza a Sines, la cittadina marittima che diede i natali a Vasco de Gama, nella regione dell'Alentejo. Dopo aver frequentato a Lisbona il corso di Pittura della Scuola António Arroio e il corso di Formazione Artistica della Sociedade Nacional das Belas-Artes, si autoesiliò a Bruxelles, per seguire i corsi dell'École Nationale Supérieure d’Architecture e des Arts Visuels e, soprattutto, per la sua totale incompatibilità con il regime dittatoriale di Salazar. Ritornò in Portogallo nel 1974, dopo la Rivoluzione dei Garofani che portò alla caduta del salazarismo. Abbandonata ormai la pittura, in quello stesso anno diede alle stampe il suo primo libro interamente in lingua portoghese, À Procura do Vento num Jardim d'Agosto. Tra le sue opere di poesia, ricordiamo Trabalhos do Olhar (1982), Três Cartas da Memória das Índias (1985), O Medo (1987, Premio Pen Club, raccolta antologica ampliata poi nel 1991 e, postuma, nel 1998), Horto de Incêndio (1997). Morì a Lisbona, a causa di un linfoma, il 13 giugno 1997, a soli 49 anni.