Il libro:
Quasi un cinquantennio di frequentazione ‘professionale’ del grande mondo della musica costituisce già di per sé un traguardo notevole; se si aggiunge che gli ultimi cinquant’anni di cultura musicale hanno visto, come in altri campi artistici, una serie di profonde ‘rivoluzioni’ nel linguaggio e nel gusto, ecco che l’esperienza di Leonardo Pinzauti assume il valore di una testimonianza eccezionale, che va dal ricordo personale del vecchio Mascagni che dirige Cavalleria rusticana, fino alle recenti novità di ‘neoromantici’ e ‘minimalisti’.
Postosi il compito di ripercorrere in un libro la sua lunga esperienza, Pinzauti ha giustamente privilegiato, rispetto al puro saggio musicologico, un partecipe esercizio di memoria, costruendo sia sul filo dell’affetto e del ricordo, sia su quello di un giudizio storico e culturale più propriamente musicale, una gradevolissima galleria di ritratti di quei personaggi che, frequentati personalmente, più lo hanno colpito e influenzato: così, da queste pagine ci vengono incontro, in una ricostruzione che è assieme umana e critica, quindici protagonisti della vita musicale del nostro tempo, da grandi direttori come il mitico Karajan o il suo successore Abbado, a cantanti come Toti dal Monte, a critici come Massimo Mila, a compositori come Malipiero e Dallapiccola, tutti presentati nel loro rapporto personale con l’autore, tutti, cioè, visti non esclusivamente sulla scena o sul podio ma, in vesti più umane, nei loro colloqui privati con l’amico Pinzauti.