Volevo scrivere un’altra cosa

Luciano Curreri

Passigli Narrativa

Anno :2019

Pagine :136

Prezzo :€ 14,50€

ISBN :9788836816781

Diciotto racconti (più uno...) travestiti da apologhi, nutriti di un certo umor nero: così si presenta ai lettori "Volevo scrivere un'altra cosa", l'ultima scorribanda nella narrativa di uno dei nostri più innovativi saggisti. Già dal titolo vediamo qualcosa di inatteso: ciascuno dei racconti si chiude, infatti, con una nota finale che contrasta con quanto fino a quel punto raccontato. La storia che l'autore ha scritto non è, insomma, quella che avrebbe voluto raccontare. Ce ne era infatti un'altra, che per qualche ragione non ha potuto venire alla luce.
Così, mentre il libro si sviluppa attraverso le differenti tappe dei vari racconti – da "Il subappalto delle vacanze" a "La metà fascista del cuore", da "Il portiere e la morte" a "Il furto impossibile", da "Per qualche capello in meno" a "L'istituzione della bella copia", ciascuno dedicato a un grande scrittore amato al punto da desiderare quasi di parodiarlo –, le storie si contraddicono e insieme si completano in un intreccio che è la vera ossatura della raccolta.
Un destino narrativo che non risparmia neppure la postfazione di tale Ciapo Populin, «critico del Gazzettone»; e non risparmia neppure noi, perché è del tutto probabile che noi stessi avremmo voluto scrivere una diversa nota, magari solo per raccomandare la lettura di un libro come questo, che riesce a coniugare intelligenza e divertimento attraverso una scrittura elegante, precisa ed efficace.

 

Luciano Curreri, nato a Torino nel 1966, da molti anni vive in Belgio dove insegna Lingua e letteratura italiana presso l'Università di Liegi. Ha collaborato a più riprese con «Il Tempo e la Storia» di Rai 3 e con «Il Giornale storico della letteratura italiana», «L'Indice» ed altre testate. Tra i suoi saggi più recenti, oltre ai numerosi studi dedicati a Gabriele D'Annunzio e ad Emilio Salgari, ricordiamo in particolare: "Le farfalle di Madrid. L'antimonio, i narratori italiani e la guerra civile spagnola" (2007), "Pinocchio in camicia nera" (2011), "Misure del ritorno. Scrittori, critici e altri 'revenants'" (2014), "Play it again, Pinocchio" (2017).
A questa sua attività di studioso, Curreri ha affiancato opere narrative, in particolare con i racconti di "A ciascuno i suoi morti" (2010) e con "Quartiere non è un quartiere" (2013).