I due racconti offrono altrettanti intensi e finissimi ritratti psicologici “di coppia”: una coppia adultera nel primo e una coppia che non riesce a formarsi nel secondo, quasi un ironico e amaro gioco di attrazioni non sincroniche.
Da molti considerato il più bello dei romanzi brevi di Čechov, esso offre una narrazione in prima persona, asciutta e ferma, ed un’ispirazione che rinvia ad alcuni dei più autentici motivi della grande narrativa russa.
[…] se ne “La fidanzata” Nadja si ribella a un destino già scritto, in “Anima bella”, al contrario, Ol’ga è sempre pronta ad accettare e a ripartire dopo ogni dolore che la colpisce, a donare il suo amore senza chiedere nulla in cambio.