«Quello che è importante non è tanto la conquista della vetta, quanto il tu per tu con la roccia, con la neve, il ghiaccio. Toccare, vedere: è come una danza.» Fosco Maraini. Viaggiator curioso.
Arsène Lupin dismette i panni del ladro gentiluomo e indossa quelli dell’arguto e irriverente detective Jim Barnett, alle prese con otto diversi casi apparentemente impossibili da risolvere.
Quattro magnifici racconti “tardi” di Leblanc in cui Lupin (sempre sotto falso nome) si dedica alla sua seconda grande passione: la ricerca investigativa. È davvero lui o si tratta di qualche millantatore?
Con i racconti “La morte in agguato”, “Édith dal Collo di Cigno”, “Il fuscello di paglia” e “Il matrimonio di Arsène Lupin”, terminano le avventure apparse nelle raccolte “Arsène Lupin, gentleman cambrioleur” e “Les confidences d’Arsène Lupin”.
Altri quattro splendidi racconti del lungo ciclo di Arsène Lupin: “Il viaggiatore misterioso”, “Herlock Sholmès arriva troppo tardi”, “L’anello nuziale” e “La trappola infernale”.
Tra i racconti che vedono Arsène Lupin alle prese con Herlock Sholmès, questo spicca non solo per l’avvincente costruzione della trama, ma anche per il rapporto che si instaura tra il campione del crimine e il maestro dell’indagine scientifica.
Ancora quattro splendidi racconti del lungo ciclo di Arsène Lupin: “La collana della Regina”, “La cassaforte della signora Imbert”, “La perla nera” e “I giochi del sole”.
La successione dei tre racconti compone una sorta di breve romanzo che terrà i lettori con il fato sospeso, dalla prima pagina fino all’inaspettato colpo di scena finale.
Un percorso creativo che va dall’introduzione del grande personaggio, alla dimostrazione del suo carattere generoso di ladro gentiluomo, alla raffigurazione del suo metodo di indagine alla maniera di Sherlock Holmes.