Estratto dall’intervista: […] Di che cosa parla « Volevo scrivere un’altra cosa » e cosa cerca di comunicare al lettore? « Volevo scrivere un’altra cosa » è una specie di «tormentone» che il lettore trova alla fine di ogni racconto sotto forma di postilla più o meno lunga e legittima ma sempre tesa a suggerire che il testo che la precede […]
[…] Il libro è ben diverso dall’ultima produzione letteraria in senso stretto dell’autore […]. Qui, invece, Curreri maneggia da par suo lo strumento del paradosso, inventando storie che da un’apparenza di normalità trascorrono presto a costituire lacerti di universi paralleli, forse sogni, a volte incubi: anche solo il dubbio circa la loro effettiva esistenza induce […]