Il mio Majakovskij
Memorie dell'ultimo anno (1929-1930)
Veronica Polonskaja
Le Occasioni
Il libro:
«Compagno governo, la mia famiglia sono Lilj Brik, mia madre, le mie sorelle e Veronika Vitoldovna Polonskaja». Con queste parole Majakovskij designa i suoi eredi nella lettera-testamento scritta prima del suicidio. Ma Veronika Polonskaja, protagonista del burrascoso rapporto amoroso che occupò l’ultimo anno di vita di Majakovskij ed unica testimone del dramma, viene convinta dalle autorità a mettersi in disparte per non turbare l’immagine del poeta della rivoluzione. Solo otto anni dopo, nel 1938, superata la crisi nervosa successiva a quei drammatici avvenimenti, la Polonskaja su invito della direttrice del Museo Majakovskij decide di stendere queste memorie, la cui pubblicazione verrà per altro permessa in Russia solo nel 1985.
Stese con grande partecipazione emotiva, e con sostanziale semplicità ed efficacia, queste memorie fanno luce non solo sul rapporto, fin’ora poco conosciuto, tra Majakovskij e la Polonskaja, ma anche sulla personalità del poeta e sui veri motivi che lo spinsero al suicidio, rappresentando inoltre un singolare scorcio sulla società intellettuale sovietica a poco più di un decennio dalla rivoluzione, alla vigilia delle grandi repressioni dello stalinismo.