L’esilio e il regno

Anna Casalino
Passigli Poesia
Il libro:
«Quel che coinvolge maggiormente ne L’esilio e il regno è il senso di libertà assoluta che vi si respira. Anna Casalino tesse e distesse una tela di probabilità, di affinità, di progetti, e però non s’adagia mai nella convenzione e non mendica amore. È dentro la sua anima che l’amore ha braccia lunghe e sa districarsi dagli abbagli.
È ovvio che in un testo così complesso le implicazioni sono moltissime. Basterebbe soffermarsi su quelle di carattere esoterico, su quelle di carattere metafisico e su quelle che investono le ragioni del divino per discutere a lungo… Ma la poesia, si sa, non si misura sull’impatto delle tematiche, né sulla complessità dei ragionamenti. È necessario che questi ci siano ma devono saper trovare la loro dimensione di luce e di imponderabilità per poter diventare essenza del dettato. In altri termini, la poesia della Casalino vale perché è scritta con un linguaggio teso e cristallino che riesce a cogliere i nuclei delle situazioni facendosi portatore di accensioni tematiche di rara efficacia.»
dalla prefazione di Dante Mafia
L'autore:
Anna Casalino vive e lavora a Roma. È questa la quarta raccolta di poesie, dopo Parole senza inchiostro, La forma dell’aria, con prefazione di Maria Luisa Spaziani e
Il brano:
«Come a teatro
Insegnami a guardare
il mio universo recitar figure.
È libertà straniera
– quando le cose mutano – restare
là, tra le quinte
solo ad ascoltare.»