Il libro:
«Valerio Nardoni è un fortunato incontro che questi tardi anni della mia vita mi hanno regalato. Ho potuto conoscere direttamente in lui alcuni aspetti vivi e franchi della gioventù di oggi e in più una tutta sua personale genialità.
Quando le circostanze lo misero, per così dire, sulla mia strada, sapeva poco - quasi nulla - di me. Coscienziosamente volle acquisirne qualche notizia da conversazioni e letture; poi sollecitato da stimoli sempre meno casuali, decise di esplorare sistematicamente il mio lavoro poetico assai più che semisecolare, e poco più tardi di organizzarlo intellettivamente a suo sogno e libido.
Nacque allora l'idea di una antologia non canonica, ma libera e attiva - spiritualmente e fantasticamente attiva - quale soltanto Valerio poteva concepire.
Si mobilitarono infatti tutte le sue virtù di linguista sperimentato in loco ispanico, la sua sorprendente capacità analitica e combinatoria, le sue doti d'approccio didattivo: ma soprattutto respirò la sua libertà interiore, si eccitò la sua voglia di riscrivere il mondo non solo grammaticalmente e con ordine, e di leggerne diversamente i fenomeni. I miei versi avevano potuto questo nella umiltà di essere riproposti. fNe non molto lieto, grazie Valerio.»
Mario Luzi

L'autore:
Del grande poeta Mario Luzi (1914) la Passigli Editori ha pubblicato anche Opus floretinum, l'autobiografia per immagini Vita fedele alla vita, e la conversazione-intervista con Renzo Cassigoli Le nuove paure nella collana Le Occasioni.

Il brano:

«… la strada intesse l'eremo infiammato,
l'acqua assorbe la vitrea lucentezza,
rotta corre il prupureo labirinto
la tua voce perduta: 'vieni, vieni'.
Come acacde che al tuo impaziente invito
la ferita nell'essere, richiusa
da lagrime e da lagrime, dal duro
diniego sempre aperto all'avventura
risanguini, sia ancora il mio destino?…»
da Bimbo, parco, gridi