L’ottava casa
Bernardo Atxaga
Passigli Narrativa
Il libro:
Nel 1903 a Yangambi, nel cuore del Congo belga, è di stanza un distaccamento della Force Publique, l'esercito privato di re Leopoldo II: al comando, il capitano Lalande Biran, poeta e pittore dilettante, che ha lasciato in patria una moglie tanto bella quanto esigente, così che si trova costretto a trafficare con mogano e avorio per soddisfarne gli inesauribili appetiti. Il suo braccio destro è il luogotenente Van Thiegel, un ex-legionario che traffica insieme a lui, e intanto sogna di soffiargli la moglie. Attorno a loro si muovono altri protagonisti, dal servo Donatien al tiratore Chrisostome, il più prodigioso tiratore che abbia mai messo piede in quei luoghi, personaggio strano e silenzioso che sembra completamente alieno ai richiami del sesso femminile. Ma in realtà il vero protagonsita è quel lembo di terra snaturato dal colonialismo dell'epoca, nel quale si trovano a vivere come straniati tanto gli indigeni quanto gli europei, senza peraltro dimenticare gli animali della giungla.
Dopo Il libro di mio fratello, che lo ha consacrato come il massimo autore basco dei nostri giorni, Bernardo Atxaga ci propone un'opera molto diversa, a metà tra il romanzo d'avventura e la satira, e soprattutto lontana dal cliché falso e sentimentale di tanta letteratura sull'Africa.
L'autore:
Nato nei Paesi Baschi nel 1951, Bernardo Atxaga ha pubblicato Obabakoak (1989), Eros cielos (1996) e El hijo del acordeonista (2004, Premio Grinzane Cavour). In Italia è apparsa anche un'edizione delle sue poesie, Dall'altra parte della frontiera. Poesie e ibridi (Guanda 2003, premio Cesare Pavese). La sua opera è tradotta in tutto il mondo.