Poesie

Georg Trakl

Passigli Poesia

A cura di Leone Traverso, prefazione di Italo Alighiero Chiusano

Anno :1992

Pagine :176

Prezzo :14,50€

ISBN :978-88-368-0217-3



Il libro:
La prima edizione di questa raccolta uscì nel 1949, presso l’editore milanese Enrico Cederna, in tiratura numerata, da molti anni ormai introvabile. Prima di allora, a parte qualche sporadica apparizione in antologie collettive, c’era stata soltanto la traduzione di alcune poesie da parte di Giaime Pintor, proprio alla vigilia della guerra che lo vide poi tragicamente soccombere.
Se oggi il nome di Trakl è più familiare al lettore italiano, si deve certo alle traduzione ed agli studi che in questi anni si sono succeduti, ma si deve anche e soprattutto a quell’edizione voluta da Leone Traverso nel 1949, quando Trakl era un poeta ancora trascurato nel suo stesso paese.
La riproposta oggi di quelle traduzioni, tuttavia, non vuole essere soltanto l’omaggio a chi è stato fra i primi a rivelarci la grandezza di uno dei protagonisti della poesia di questo secolo. Come scrive infatto Italo Alighiero Chiusano nella prefazione, «nel suo insieme, anche negli anni Novanta del nostro secolo, l’italiano che lo voglia può accostare Trakl, in prima battuta, affidandosi fiduciosamente a Leone Traverso: non può trovare una guida più gentile e sicura, di cui serberà ricordo anche nel viaggio ulteriore, cosa che del resto Traverso avrebbe gradito più di ogni altra».

L'autore:
Georg Trakl nacque a Salisburgo nel 1887 e morì suicida a Cracovia nel 1914. Prese parte alla guerra come farmacista e proprio la guerra fu l’elemento decisivo del suo disfacimento fisico e psichico (da anni faceva uso di droghe). Tragica pure la sua relazione con la sorella, anch’essa morta suicida un anno più tardi. Durante la sua breve vita poté curare soltanto la pubblicazione di una raccolta di poesie (Gedichte, 1913) e della prosa lirica Sebastiano in sogno (Sebastian im Traum, 1914). Gran parte delle sue poesie apparvero soltanto molti anni dopo la sua morte.

Il brano:

«Speranza vana della vita. Già s’appresta
al viaggio la rondine nella casa,
e il sole sprofonda lungo il colle;
già la notte accenna al viaggio delle stelle.»
da Declino dell’estate