Viaggio in Paradiso

Mark Twain

Le Occasioni

Traduzione di Maria Celletti Marzano

Anno :2001

Pagine :110, 4ª ed.

Prezzo :8,50€

ISBN :978-88-368-0676-8


Iniziato già nel 1870 e giacente per lunghi anni in una cassaforte, pubblicato poi sul «Harper Magazine» del dicembre 1907 e del gennaio 1908 e un anno dopo in volume (ma i primi due capitoli usciranno soltanto postumi), il Viaggio in paradiso è fra le opere migliori del grande scrittore americano Mark Twain, quella che meglio di ogni altra, secondo George Bernard Shaw, permetti di entrare nel suo universo di scrittore.
Si tratta di una specie di fantasia ‘americana’ sull’oltretomba, visto qui come un luogo completamente opposto delle nostre più ‘verosimili’ e rosse aspettative; ed è in effetti una bolgia indescrivibile di situazioni quella che travolge il protagonista, il vecchio lupo di mare capitano Stormfield, in un crescendo umoristico irresistibile.

L'autore:
Del grande scrittore americano Mark Twain (1835-1910) la Passigli Editori ha pubblicato anche Come curarae la malinconia, Favole erudite, e L'uomo che corruppe Hadleyburg.

Il brano:

«Conoscevo bene il capitano Stormfield. Ho fatto tre lunghi viaggi sulla sua nave(..) Possedeva una buona dose di fantasia e probabilmente i suoi racconti ne risentivano: senza che egli se ne preoccupasse, però, se così era. Non era uomo da affermare cose non vere. Quando mi narrò delle sue strane e irreali avventura nella Pista del diavolo (…) gli risparmia l’onta di insinuare che quel racconto l’aveva sognato, perché mi resi conto che era in buona fede; in segreto, poi, pensai che si trattasse soltanto di una visione.
Personalmente, credo che anche la sua visita nell’altro mondo sia stata un sogno, ma non volli ferirlo esprimendo tale opinione. Egli era convinto che questa visita fosse realmente avvenuta; io accettai i fatti come egli me li offriva, lo ascoltai attentamente, stenografai, col suo permesso, i particolari delle rivelazioni di ogni giorno, poi sviluppai i miei appunti. Ho limitato qualche asperità della sua grammatica e della sintassi, e qua e là ho anche attenuato un poco il suo eloquio; per il resto il racconto è tale quale me lo narrò».