Amazzonia respiro del mondo

Marcia Theophilo

Passigli Poesia

Prefazione di Mario Luzi, con una poesia di Rafael Alberti

Anno :2006

Pagine :168

Prezzo :15,00€

ISBN :978-88-368-0948-6



Il libro:
«Il dizionario è considerato comunemente quello delle parole, ma è pur sempre limitato nel numero. Quello della foresta mi sembra illimitato, infinito, e vi sono parole nuove». Marcia Theóphilo, poetessa brasiliana, è stata più volte candidata al Nobel per la Letteratura. Dal suo legame straordinario con l’Amazzonia – nato con i racconti dei grandi miti della foresta appresi dalla nonna paterna e rafforzato dai successivi studi antropologici sugli indios – scaturisce la forza profonda della sua poesia e il suo impegno ambientalista.

Pubblicato alla fine del 2005, e vincitore del Premio Letterario di Poesia ‘Un libro per la scuola, un autore per il domani’ promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la cui giuria è composta dagli alunni di oltre cinquecento scuole medie superiori, Amazzonia respiro del mondo costituisce un nuovo tassello nell’ormai lunga, appassionata ricerca che fa della poesia di questa autrice una magica congiunzione fra alta ispirazione poetica e rivendicazione dell’esistenza di un’intera regione che soffre, quella della foresta amazzonica. Non si deve vedere tuttavia in questa poesia soltanto l’impegno etico di chi si oppone a una delle più barbare e violente depredazioni della nostra epoca; la foresta, per Marcia Theophilo, è prima di tutto incanto, è il mondo dei miti, è il ‘dizionario’ immenso a cui attingere per cantare i propri versi, voce tra le voci, di piante, animali, uomini, dèi che animano questa terra meravigliosa e oppressa. La poesia di Marcia Theophilo sembra nascere dalle cose per rincorrerne il suono, così che il testo italiano, che si affianca nel volume a quello portoghese – e che si deve alla stessa autrice – non si accontenta di offrirne semplicemente la versione, ma, come scrive Mario Luzi nella prefazione, «fa pensare piuttosto a un testo dal doppio versante», che sappia a sua volta rendere la «vasta polifonia di questo nuovo poema della foresta».

L'autore:
Nata a Fortaleza, in Brasile, Marcia Theophilo da molti anni ormai vive in Italia, come rappresentante dell'Unione Brasiliana degli Scrittori e impegnata in particolare nella difesa del patrimonio naturale e culturale della foresta amazzonica, da cui proviene la famiglia paterna. Numerose le opere pubblicate, in Brasile e in Italia, dai racconti di Os Convites (1968) ai saggi Ritorni di un poeta assassinato (omaggio a Federico Garcia Lorca, 1976) e Il massacro degli Indios nel Brasile di oggi (1977), al poema teatrale Arapuca (con illustrazioni di Rafael Alberti, 1979), alle raccolte di poesia: Siamo pensiero (1972), Basta che parlino le voci (con prefazione e traduzione di Ruggero Jacobbi, 1973), Cançoes de Outono (con traduzione e illustrazioni di Rafael Alberti, 1979), Catuete Curupira (1983, Premio Minerva), Il fiume, l'uccello, le nuvole (1987), Io canto l'Amazzonia (1982, Premio Città di Roma), I bambini giaguaro (1995, Premio Fregene), Kupahùba (2000). Ha partecipato come poetessa a molte ed importanti manifestazioni in Italia e all'estero. È fra i candidati al Premio Nobel. Passigli Editori ha pubblicato anche la raccolta Amazzonia madre d'acqua (2007).

Il brano:

«Nas margens do rio, as canoasas ondas em espumas,teu riso aberto quando todos entram,inicia o caminhotortuoso dos mortos e vivosSulle rive dl fiume, le canoeonde di spuma. Il tuo sorriso apertoquando tutti entrano, comincia il camminotortuoso dei morti e dei vivi».