Mia madre e la musica

Marina Cvetaeva

Le Occasioni

a cura di Marilena Rea

Anno :2016

Pagine :120

Prezzo :12,00€

ISBN :9788836815371


Dopo Una serata non terrestre, con i tre racconti compresi in questo volume, tutti appartenenti agli anni della maturità (1934-1935), concludiamo la serie di scritti autobiografici di Marina Cvetaeva. I due maggiori ‒Mia madre e la musica e Il diavolo‒ sono tra i racconti più famosi della grande scrittrice; e il primo di essi, oltre a rappresentare una bellissima testimonianza autobiografica sul difficile rapporto con la madre pianista e con la sorella Asja, offre una chiave importante per penetrare nel complesso modus poetandi di Marina, la cui poesia fortemente musicale si lega indissolubilmente anche e proprio con le sue esperienze infantili al pianoforte, sentite soprattutto come un'imposizione materna, ma non per questo meno fondamentali nella sua formazione. Il più breve e molto meno noto racconto La fiaba di mia madre costituisce un ulteriore tassello di questo apprendistato ancor più esistenziale che musicale-letterario; in un'atmosfera quasi irreale, rarefatta, assistiamo qui alla competizione tra Marina e Asja per ricevere l'attenzione della madre.
Su un versante diverso ma anche complementare, e che potremmo definire in un certo senso 'etico', sta l'altro racconto più lungo, Il diavolo. Qui Marina, come scrive Marilena Rea nella prefazione, «risana e addomestica tutto il mondo del peccato e del mistero che da bambina non poteva legittimare, in quanto territorio di confine tra il segreto e la fibrillazione, la vergogna e l’amore estatico». Questo diavolo a portata di bambina è infatti, soprattutto, «desiderio segreto», ma anche primo germe di un senso di diversità esistenziale, di separatezza, persino di solitudine, difeso e combattuto dalla Cvetaeva per tutto l'arco della sua vita.