Al macero dell’invisibile
Dante Maffia
Passigli Poesia
Il libro:
Rilke ha definito i poeti «api dell'invisibile», perché mostrano dei mondi sconosciuti che ci fanno tuttavia conoscere meglio quello in cui effettivamente siamo, così come l'immagine virtuale dello specchio ci colloca nel mondo reale. Ma, per converso, anche perché trasportano da un altro universo, appena intravisto, un polline da cui scaturiscono fioriture di parole e di immagini nel nostro. In Dante Maffía l’invisibile è andato al macero. La vita quotidiana nel suo ordinato e tranquillizzante svolgersi nasconde abissi angosciosi: "per i lunghi corridoi risuona / il nulla divampando
/ sui residui di parole consunte
/ da accordi musicali di neve
/ sfiniti e poi buttati al macero." Giungendo "fino alle porte dell’invisibile", si spalanca così un mondo dove finiscono ‘tutti i nostri ieri’, dove, come, sul cuscino su cui si dorme, “appassiti sogni tentano un’ultima danza”.
L'autore:
Saggista, poeta e narratore, Dante Maffia è nato nel 1946 a Roseto Capo Spulico, in Calabria. Come poeta fu segnalato, agli esordi, da Aldo Palazzeschi e da Leonardo Sciascia che, con Dario Bellezza, riteneva già allora Maffia uno dei più importanti poeti italiani. Per limitarci alle sue opere di poesia, ricordiamo: Il leone non mangia l'erba (1974), Le favole impudiche (1977), Passeggiate romane (1979), L'eredità infranta (1981), Caro Baudelaire (1983), Sul Golgotha (1983), Il ritorno di Omero (1984), Se non sapessi nulla (1986), A vite i tutte i jùrne (1987), U Ddìje poverìlle (1990), L'educazione permanente (1992), La castità del male (1993), Confessione (1993), Racconto (1994), I rùspe cannarùte (1995), Lo specchio della mente (1999), Possibili errori (2000), Papaciòmme (2000), Ucciso dentro il virgulto (2001), Canzoni d'amore, di passione e di gelosia (2002), La biblioteca d'Alessandria (2003), Di Rosa e di rose (2004), Ultimi versi d'amore (2004), Canto dell'usignolo e della rana (2005).Numerosi gli interventi critici e le prefazioni alle sue raccolte. Più volte finalista al Premio Viareggio, ha ottenuto numerosissimi e importanti premi e riconoscimenti. Ha curato per anni la rassegna dei libri per RAI 2 e ha collaborato e collabora a giornali e riviste; attualmente, in particolare, "Poiesis" (che dirige con Giorgio Linguaglossa e Luigi Reina) e "Polimnia" (da lui stesso fondata). Numerose anche le traduzioni di sue opere all'estero. Nel 2004 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha assegnato la medaglia d'oro come benemerito della cultura.
Il brano:
«Così la pagina resta bianca.Non voglio misurarmi con il finené col principio delle cose. Mi bastaessere assolto dal tuo sorriso»