Cinque pezzi facili per Mario Luzi
Giuseppe Nicoletti
Fuori collana
A cento anni dalla nascita e a quasi dieci dalla morte il nome di Mario Luzi non sembra subire quel destino di lenta ma inesorabile marginalità che non di rado coglie, subito dopo la loro scomparsa, alcuni scrittoti (non solo fra gli italiani) e anche dei più acclamati in vita. La sua poesia - che proprio negli ultimissimi decenni aveva conosciuto un rigoglioso e felice sviluppo su registri espressivi di grande e assai suggestiva novità, fin'anche strutturale - continua a parlarci e ad essere evocata appassionatamente, e dunque la sua voce (la "voce" di quella straordinaria scrittura) non sembra paventare che la propria eco possa attutirsi negli anni avvenire. L'autore di questo libretto ha inteso ricordare l'occasione anniversaria raccogliendo i suoi sparsi contributi critici sulla poesia di Luzi, spinto tuttavia anche da un moto grato di affettività testimoniale. Ma è soprattutto l'ammirazione per l'opera e la figura del poeta a motivare l'iniziativa editoriale: Luzi - in Italia e a Firenze in particolare - è stato in questi anni una presenza rilevante non solo nell'ambito delle attività culturali (letterarie e non) ma pure come riferimento e modello, per più generazioni, di impegno intellettuale e di etica civile.