Di questo

A lei e a me

Vladimir Majakovskij

Passigli Poesia

a cura di Anna Omodei Zorini

Anno :2009

Pagine :158

Prezzo :14,50€

ISBN :978-88-368-1128-1



Fra i più celebri poeti russi del Novecento, Vladimir Majakovskij ha legato la sua fama in modo particolare alla Rivoluzione d’Ottobre, divenendo immediatamente uno dei capifila letterari del nuovo Stato. Fra i fondatori del Futurismo, fu certamente uno dei maestri indiscussi dell’epoca; tuttavia un’immagine del genere della sua opera poetica appare oggi piuttosto riduttiva. Infatti, Majakovskij era un grande poeta anche prima, e anche indipendentemente dalla Rivoluzione d’Ottobre. In realtà, fu anche quello un rapporto contrastato, e certamente la disillusione rispetto alle speranze dell’epoca non fu estranea al suo suicidio, avvenuto quando aveva solo trentasette anni, nel 1930. Fra le sue opere principali, ricordiamo, già pubblicate in questa stessa collana, le prime poesie de Il flauto di vertebre (già alla quarta edizione) e il resoconto del suo viaggio negli Stati Uniti, La mia scoperta dell’America (già tre edizioni).

E proprio anche a documentare il lato meno pubblico, più intimo e forse meno conosciuto di questo grande poeta, pubblichiamo il poema Di questo, scritto fra il 1922 e il 1923, durante il cosiddetto periodo ‘di clausura’ che Majakovskij si impose per riesaminare a fondo la propria vita. Il poema, dedicato a Lilj Brik – la donna che, moglie dell’amico Osip Brik, Majakovskij amava e da cui era riamato – rappresenta senz’altro la più alta espressione della poesia più matura di Majakovskij e, insieme, è anche il suo testamento spirituale, il disincantato rendiconto della propria storia personale, delle proprie speranze, dei propri amori.