Dopo le parole
Poesie scelte 1965-2015
Nicole Brossard
Passigli Poesia
«L’opera di Nicole Brossard non è del tutto sconosciuta in Italia, paese con il quale peraltro ha da sempre avuto varie frequentazioni anche attestate dai suoi scritti (qui si vedano, ad esempio, le pagine di "Je m’en vais à Trieste"). Mancava tuttavia al catalogo un volume che desse conto anche da noi in modo ampio e articolato del percorso poetico di quella che è stata definita da Judith Fitzgerald “la maggiore poetessa canadese vivente” (…)
Nicole Brossard è infatti poeta che pur attraversando le nebbie e gli orrori del nostro tempo sempre sa aprirsi, senza illusioni, all’“enorme trasparenza della speranza” ("Tutto"), se è capace di cristallizzare in versi folgoranti e indimenticabili come “dio è un’oliva ingoiata da un cane” ("Treno AVE") la sua arte verbale. In Brossard, fondamentalmente estranea al biografismo e all’aneddoto, agisce, come ben afferma Pierre Nepveu, “l’aspirazione all’emozione, al delirio, all’energia integrale”. Proprio in questa inesausta e laica fede nella poesia risiede la forza della sua parola, mai appagata e sempre tesa verso un dopo le parole che pur alla parola mai rinuncia e cui strenuamente, confidente, malgré tout s’affida».
Dalla prefazione di Fabio Scotto
Nicole Brossard è nata a Montréal (Québec, Canada) nel 1943. Dopo gli studi di lettere, ha fondato nel 1965 la rivista «La Barre du jour» che contribuirà in modo decisivo all’esigenza di rottura e rinnovamento della letteratura quebecchese post-bellica attraverso l’espressione di nuove aspirazioni legate all’identità, alla laicità, al femminismo, alla decolonizzazione e alla liberazione sessuale. Grande viaggiatrice, militante femminista e lesbica, ha partecipato a vari progetti collettivi fondando giornali come «La Tête de pioche» (1976-1979), co-dirigendo film come Some American Feminist (1976), co-editando antologie quali Anthologie de la poésie des femmes au Québec, des origines à nos jours 1677-1988, formando gruppi come ‘La Théorie, un dimanche’. La sua opera comprende otto romanzi – tra i quali Un livre (1970), French Kiss. Étreinte-exploration (1974), Picture Theory. Théorie-fiction (1982), Le désert mauve (1987) – saggi, antologie, opere teatrali e una trentina di raccolte poetiche tradotte in varie lingue che le sono valse i maggiori riconoscimenti letterari e accademici del suo paese. Inizialmente attraversata dalle sperimentazioni formaliste sul significante degli anni Settanta, la sua poesia si è andata successivamente sempre più incentrando sul tema del desiderio e dell’esplorazione della relazione corporea ed erotica, così come su una riflessione sull’umanità e la storia che possa contribuire alla salvaguardia di un legame etico ed emotivo autentico fra le persone e l’ambiente, ovvero a un’integrità e a una forma del vivere comune.