E il mio corpo rispose

Romanzo psicosomatico

Cristina Dotto Viglino

Passigli Narrativa

Anno :2023

Pagine :160

Prezzo :15,00€

ISBN :9788836820160

Il protagonista di questo romanzo è il Corpo.
Lisa, donna di mezz’età, snoda il racconto febbrile di un breve arco della sua vita segnato da eventi potenti e traumi tali da alterare gli equilibri chimici e psichici del suo corpo: la madre che la rifiuta, un uomo magico che si innamora di lei e la traghetta su un tappeto volante fatto di giornali, una passione antica che ricompare all’improvviso con la prepotenza delle forze dell’inconscio… Sarà proprio il corpo di Lisa a scegliere la strada, fra dirupi e pianure, laceranti perdite e certezze nuove, in un ribaltamento filosofico del pensiero cartesiano.

 

Cristina Dotto Viglino, classe 1966, è nata e vive a Genova. Già insegnante di lingua latina, counselor professionista e consulente filosofico nel suo studio “Casa maieutica”, da tempo collabora nel settore commerciale dell’editoria. Della sua produzione narrativa, ricordiamo i romanzi "Di due dolori ed altro" (2006), "Narghilè in Via Prè" (Stampa Alternativa, 2006) e "Maremadre" (E/O, 2015). Tra le sue raccolte di poesia: "Le grida in blu" (1994), "Inutile phare de la nuit" (1994, primo premio nazionale di poesia Marguerite Yourcenar), "Janua" (Edizioni del Leone, 1998), "Itaca no" (Jaca Book, 2007) e, da noi pubblicato nel 2022, "Il Canzoniere". Tra gli altri principali riconoscimenti, il primo premio Città di Novara per il racconto "Il porto", pubblicato sulla rivista «Tempo sensibile» (1995), il premio ligure Lanterna d’Argento per l’attività artistico-letteraria (1999) e il diploma di “cavaliere dell’arte per i meriti ottenuti nell’evoluzione culturale, artistica e sociale”.

 

… Respiro col respiro degli alberi, mossi e turbati da folate di vento, e una natura benigna e rinata specchia il mio corpo.
Il mio corpo che cerca la vita. La cerca. Non la possiede.
Perché non è vita il battito del cuore, lo scorrere del sangue nelle vene, lo stimolo del sonno e della fame, o un corpo che cammina.
Ai morti continuano a crescere le unghie.
A noi vivi pulsa una forma di vita biologica. Una forma che non mi basta più.
Così, almeno in primavera, cerco una vita che sia figlia di una scelta…