Febo cane metafisico
Curzio Malaparte
Le Occasioni
“Poiché è molto più difficile, per ragioni varie e non tutte pacifiche, scrivere la storia di un uomo che di un animale, nessuno arrischierà di rimproverarmi se imprendo a scrivere la storia del mio cane, Febo”. Così inizia il racconto di Curzio Malaparte dedicato a questo cane cui lo legò un grande affetto, in una sorta di diario che è un dialogo silenzioso di gesti, di mosse e di sguardi, il diario di un'amicizia misteriosa e tenera insieme. Dai primi, diffidenti approcci all'accettazione, dal passo comune alla fiducia totale, fino a un influsso reciproco dove l'essenza di Febo sale i gradini della difficile personalità dell'amico scrittore, mentre l'anima di Malaparte arriva a toccare l'intima e saggia semplicità di un fratello.
Al lungo racconto che dà il titolo al volume, seguono in questa nostra edizione altri due, più brevi, racconti di analogo soggetto, che completano il primo: Cane come me, il cui protagonista è ancora una volta Febo, e Cani di Maremma.
Curzio Malaparte (Prato, 1898 – Roma, 1957) è stato tra i protagonisti della vita culturale italiana del primo Novecento e le sue opere sono oggetto in questi anni più recenti di una vera riscoperta. La Passigli Editori ha già pubblicato con grande attenzione di critica e di pubblico il saggio Muss. Ritratto di un dittatore e i racconti compresi nel volume Sangue.