Il libro:

Dalla presentazione di Mario Specchio a L’altra luna:

“Fabrizio Dall’Aglio affida ad un timbro inconfondibile, scandito da sottili cromie che ne visualizzano lo spessore concettuale, un compito alto e arduo, ma irrevocabile, quello di ricondurre l’esperienza alla conoscenza, e la coscienza alla misura del canto, alla magia della musica che non solo non si esaurisce nell’ultima pagina, ma sembra proprio da lì riprendere forza e vigore, per un nuovo, inesauribile spartito”.
L'autore:

Nato a Reggio Emilia nel 1955,
Fabrizio Dall’Aglio ha ottenuto diversi riconoscimenti con le sue precedenti raccolte poetiche, fra le quali Hic et Nunc, pubblicato in questa stessa collana, (Premio Montale, Premio Il Ceppo, Premio Città di Penne), attualmente in corso di traduzione presso un editore spagnolo.
Il brano:

«Non era pioggia, no, non era nevenon era sole o vento, e la stagioneera soltanto il suo ristretto spazioun plastico di tempo, una visione.Non era prima, no, non era doponon era notte o giorno, si staccavae si fissava in un istante vuotodi te, di me, di tutto ciò che c’era.Non eri tu, no, non ero ionon era bocca corpo mano occhioma abbandonato in fondo al suo riflessol’inutile bagliore di uno sguardo.»