La pioggia gialla
Julio Llamazares
Passigli Narrativa
Il libro:
Andrés de Casas Sosas, il protagonista di questo romanzo, è l’ultimo abitante di Ainielle, un paese abbandonato dei Pirenei aragonesi. Una sorta di Robinson montanaro che racconta, in un monologo allucinato e spettrale, la fine di un mondo che è anche il suo. E la “pioggia gialla” delle foglie autunnali sembra scandire questo fluire del tempo, mischiandosi con la voce del narratore che evoca gli abitanti scomparsi, o meglio l’unica vita ancora possibile: quella della memoria, certo, ma anche quella della visione. Infatti, come scrive Paolo Collo nella postfazione, La pioggia gialla non è soltanto il romanzo di un uomo che muore assieme al suo paese, non è soltanto la fine di un’anima sempre più smarrita davanti all’inesorabile avanzare del nulla o l’allegoria di una morte individuale che inevitabilmente contagia quello che gli sta intorno; La pioggia gialla è anche, a ben vedere, un “realissimo” romanzo dell’orrore: la casa stregata, i fantasmi, le voci, il cimitero, i “non morti”, il sangue, “gli altri”, la natura ostile e velenosa, il delirio e l’abisso…un orrore quotidiano che in una ultima notte di vita si dilata all’intera storia di un paese e che la scrittura precisa e minuziosa -ma anche intensamente evocativa- di Llamazares fa rivivere in un romanzo indimenticabile, già assunto in Spagna all’onore dei grandi classici della letteratura più recente.