La strada di Morandi

Marco Vitale

Passigli Poesia

Prefazione di Gabriella Palli Baroni

Anno :2024

Pagine :120

Prezzo :14,50€

ISBN :9788836821051

“La strada di Morandi” è il titolo della nuova raccolta poetica di Marco Vitale, un titolo ‘in minore’, sul «mode mineur» del “Claire de lune” di Verlaine, ma condensa e ritrae la sostanza dell’arte, coniuga la realtà fisica e l’immaginazione, ferma il finito e lo rende infinito, immergendolo nello stato puro del «tempo senza tempo». Il titolo deriva dalla poesia “Sì, forse soltanto nei romanzi”, che, dedicata a Luigi Lambertini, accompagnava una plaquette raffinata delle Edizioni Il Bulino, dove il tondo di copertina di Giulia Napoleone, simbolo di armonia e perfezione, con delicate tessiture e bianchi semi mobili, quasi lievi petali di biancospino impolverati, si armonizzava con le parole che nel «tratto lieve opaco della polvere» della strada bianca, che lentamente saliva, evocano il corso del tempo, affidando all’arte il compito di sublimare in un eterno presente gli «oggetti polverosi», umili e quotidiani, dell’artista Morandi. Ora questi versi fanno parte della prima sezione del libro, dove natura e poesia, inscindibilmente, si legano con le intermittenze del cuore, creando visioni ed emozioni sottili e segrete. È qui, in queste prime poesie che si affaccia il grande tema del tempo, del suo fluire e sciogliersi, e si realizza il ritmo di intensa quiete e il ‘tono’ del poeta Vitale, un ‘tono’ dolce e carezzevole, elegiaco, che abbraccia luoghi e volti e fa della memoria involontaria la via del ritrovare e del compensare la perdita…
Dalla prefazione di Gabriella Palli Baroni

 

Marco Vitale (Napoli, 1958) vive a Milano. La sua poesia è raccolta nel volume “Gli anni” (Aragno, 2018) e comprende i seguenti libri: “Monte Cavo” (Giano, 1993), “L’invocazione del cammello” (Amadeus, 1998), “Il sonno del maggiore” (Il Bulino, 2003; poi in "Bona Vox", Jaca Book, 2010), “Canone semplice” (Jaca Book, 2007), “Diversorium” (Il Labirinto, 2016).
È inoltre autore di racconti, della monografia “Parigi nell’occhio di Maigret” (Unicopli, 2000, nuova ed. 2013) e curatore del libro intervista a Evaldo Violo “Ah, la vecchia Bur! Storie di libri e di editori” (Unicopli, 2011).
Tra le sue traduzioni, le “Lettere portoghesi” (Bur, 1995), “Gaspard de la Nuit” di Aloysius Bertrand (Bur, 2001), “Stanze della notte e del desiderio” di Jean-Yves Masson (Jaca Book, 2008), “Miseria della Cabilia” di Albert Camus (Aragno, 2011), “Vita e opinioni filosofiche di un gatto” di Hippolyte Taine (Il ragazzo innocuo, 2019).
La sua attività di poeta e critico è spesso in dialogo con le arti figurative. Ha promosso incontri, edizioni e dialoghi tra poeti e artisti che hanno visto la realizzazione di pubblicazioni e letture in importanti istituzioni museali.
È tra i poeti che hanno ridato vita alle Edizioni Il Labirinto, fondate da Gian­franco Palmery.