Mastro Zacharius
o l'orologiaio che aveva perduto l'anima
Jules Verne
Le Occasioni
Il libro:
A Ginevra, nel Medioevo, l'orologiaio più famoso della città, il vecchio mastro Zacharius, è convinto di esser riuscito a padroneggiare il tempo, avendo racchiuso una parte della propria anima in ogni pezzo da lui fabbricato. Ma un giorno gli orologi si fermano all'improvviso l'uno dopo l'altro e per Zacharius è la fine del suo orgoglioso sogno di dominio, a meno che non riesca a trovare l'unico orologio che ancora funziona. Seguito dalla figlia Gerande e dall'apprendista Aubert, il vecchio impazzito percorre dunque le solitudini alpine fino al castello di Andernatt, dove alla fine il tempo gli si mostrerà nei panni di un vecchietto grottesco e malefico…Racconto fantastico, alla maniera dei romantici tedeschi, Mastro Zacharius è forse la migliore opera giovanile di Jules Verne, pubblicata una prima volta nel 1854 sulla rivista "Musèè des familles".
Il brano:
«La città di Ginevra è situata sulla punta occidentale del lago; uscendo del lago il Rodano l'attraversa e la divide in due quartieri distinti, e anch'esso è diviso, al centro della città, da un'isola disposta fra le due rive. Un simile assetto topografico si ripete spesso nei grandi centri commerciali e industriali; probabilmente i primi indigeni furono allettati dalla facilità di trasporto offerta dai bracci rapidi del fiume, vie che camminano da sole, secondo il vecchio adagio; con il Rodano, sono vie che corrono. […] Una di quelle abitazioni aeree colpiva per il suo strano carattere di vetustà; era la casa di un vecchio orologiaio, mastro Zacharius, di sua figlia Gérande, di Aubert Thun l'apprendista e della vecchia domestica Scholastique.Un uomo che se stava in disparte , Zacharius![…]»