Per diverse ragioni
Domenico Brancale
Passigli Poesia
Ciò che più attira nell’opera di Domenico Brancale è il rapporto tra ciò che può essere detto, ciò che si vuole dire e ciò che resta indicibile. Valéry, e lo stesso Shelley, hanno immaginato la poesia come l’opera di un solo autore anonimo, il quale, nel corso dei secoli, aggiunga a questo libro incommensurabile sempre nuovi testi in tutte le lingue del mondo…
In una poesia Brancale dice: «Il cuore è perfetto in ogni battito dell’imperfezione», ossia il cuore raggiunge la sua perfetta condizione esistenziale attraverso l’imperfezione del suo battito, come – potremmo anche dire – il poeta raggiunge la sua perfetta condizione esistenziale attraverso l’imperfezione del linguaggio, attraverso ciò che non può essere detto...
Dalla nota di Alberto Manguel
Domenico Brancale (1976) è nato a Sant’Arcangelo, in Lucania. Ha pubblicato: Cani e porci (Ripostes, 2001), L’ossario del sole con una nota di Michele Ranchetti (Passigli, 2007), Controre (Effigie, 2013) e incerti umani (Passigli, 2013). Ha curato il libro Cristina Campo In immagini e parole e tradotto Cioran, John Giorno, Michaux, Claude Royet-Journoud.
"nella carne facciamo prova di noi stessi
che tutto è infinito sul punto di finire"