Portraits
Tomaso Pieragnolo
Passigli Poesia
In "Portraits", settimo libro di poesie di Pieragnolo, una sequenza di immagini appartenenti alla sua poliedrica esperienza ci restituisce un universo di persone ritratte nell’istante decisivo di una illuminazione, di una presa di coscienza che di fatto cambierà la loro vita. Nell’atmosfera sospesa e rarefatta di una città (Padova) degli anni Settanta e del luogo eletto dei suoi viaggi fin dai primi anni Novanta (Costa Rica), le poesie di "Portraits" fanno pensare agli scatti di alcuni maestri della fotografia umanista (Doisneau, Cartier-Bresson, Bidermanas, Ronis); il realismo poetico dell’attimo catturato nei testi anima l’immagine nella sua naturale e misterica mobilità tra corpo e spirito, cercando così di rivelare l’inconosciuto, l’interiorità sensibile dei soggetti che lascia una traccia di sé nella natura e nel mondo, rinnovando i valori universali di umanità. Conclude il libro il poemetto "Gli amanti di un solo giorno", onirico omaggio all’amore e al veloce passaggio del tempo.
Tomaso Pieragnolo è nato a Padova nel 1965 e da trent’anni vive tra Italia e Costa Rica. Fra le sue precedenti pubblicazioni: "Lettere lungo la strada" (Edizioni del Leone, 2002), "L’oceano e altri giorni" (Edizioni del Leone, 2005) e, in questa stessa collana, "nuovomondo" (2010) e "Viaggio incolume" (2017), libri che hanno ottenuto riconoscimenti nei premi Palmi, Metauro, Minturnae, Marazza, Saturo d’Argento, Città di Marineo, Gozzano di Belgirate, Ultima Frontiera, Minturnae Giovani e Libero de Libero. Una sua selezione di poesie scelte è stata pubblicata in spagnolo dalla Editorial de la Universidad de Costa Rica e dalla Fundación Casa de Poesía ("Poesía escogida", 2009). Come traduttore di poesia latinoamericana, dal 2007 ha proposto nella rivista «Sagarana» principalmente autori della Costa Rica e del Centro America non ancora tradotti nel nostro paese; tra questi, Laureano Albán ("Poesie imperdonabili", Passigli, 2011) e, in collaborazione con Rosa Gallitelli, Eunice Odio ("Come le rose disordinando l’aria", Passigli, 2015). Per Arcipelago Itaca ha curato nel 2019 "Non importa ormai vivere bensì la vita" del poeta spagnolo Juan Carlos Mestre. Per le traduzioni è stato premiato al Camaiore, Morlupo, Città di Trento e Marazza. Ha partecipato a diversi festival di poesia nazionali e internazionali.