Ultime poesie d’amore
Paul Eluard
Passigli Poesia
Sotto il titolo "Derniers poèmes d’amour" sono stati raccolti in Francia, nel 1962, quattro volumetti di poesie scritti e pubblicati da Éluard tra il 1946 e il 1951. Non si tratta esclusivamente di poesie d’amore, ma l’intitolazione può essere di buon grado accettata poiché rispecchia fedelmente una delle costanti eluardiane più sicure: la costante sentimentale. Anche se molte di queste poesie non sono state scritte per una donna, ma in occasione della morte di una donna e nel ricordo di lei, il fatto sentimentale rimane sempre sotteso, indispensabile.
L’«amore» di Éluard, infatti, non è mai un amore individuato, anche se assume quasi sempre l’aspetto di amore per una donna: è l’amore per la donna, l’amore per tutte le donne; un amore che deborda, oltrepassa dei margini precisi, fino a diventare sempre meno specifico, verso ideali più ampi. Un amore universale, fraterno, che, in definitiva, non senza perplessità, abbraccia e coinvolge ogni fatto umano e poetico.
Dalla prefazione di Vincenzo Accame
Tra i maggiori poeti francesi del secolo scorso, Paul Éluard (al secolo Eugène Grindel, Saint-Denis, 1895 – Charenton-le-Pont, Parigi, 1952) è stato certamente uno dei più popolari e influenti. Nonostante la salute malferma – a causa di un attacco di emottisi era appena stato dimesso da un sanatorio –, partecipa alla Prima guerra mondiale, dapprima nel servizio ausiliario e poi, su sua richiesta, come fante in prima linea. Quell’esperienza è al centro di una delle prime raccolte, Le "Devoir et l’Inquiétude" (1917). Legato alla straordinaria fioritura delle avanguardie storiche parigine, prende attivamente parte alle riviste e ai movimenti dell’epoca, stringendo amicizia con protagonisti come Philippe Soupault, Louis Aragon, André Breton, Georges Braque, Pablo Picasso. Tuttavia, già a quell’epoca la poesia di Éluard si caratterizza per un’estrema chiarezza espressiva che, unita a una grande musicalità, lo fanno riconoscere come «il più poetico rappresentante della scuola surrealista»; caratteristica, questa, che diventerà ancora più centrale con lo svilupparsi della sua poetica, e si pensi alla sua più famosa poesia, "Liberté", scritta durante l’occupazione nazista della Francia. Anche in Italia, Paul Éluard è un poeta da sempre molto amato, che ha avuto tra i suoi traduttori poeti come Franco Fortini e Salvatore Quasimodo. Tra le sue raccolte più famose, ricordiamo "Mourir de ne pas mourir" (1924), "Capitale de la douleur" (1926), "L’Amour la poésie" (1929), "Donner à voir" (1939), "Poésie et vérité" (1942), "Poésie ininterrompue" (1946).