Vecchio Bloomsbury

Virginia Woolf

Biblioteca Passigli

A cura di Federico Mazzocchi

Anno :2023

Pagine :144

Prezzo :16,50€

ISBN :9788836820214

In seno al Bloomsbury Group – il circolo di intellettuali, scrittori e artisti che si era costituito nei primi anni del Novecento e che aveva tra i suoi protagonisti Virginia Woolf – il Memoir Club, che venne inaugurato nel marzo del 1920, aveva in primo luogo lo scopo di riunire i membri del gruppo, dopo la dispersione dovuta ai drammatici effetti della Prima guerra mondiale. Protagonisti di questi raduni erano dunque gli stessi rappresentanti del Bloomsbury: oltre a Virginia Woolf, il marito Leonard, e poi la sorella Vanessa con il marito Clive Bell, e ancora Desmond e Molly MacCarthy, John Maynard Keynes, Edward Morgan Forster, Roger Fry, Duncan Grant, Lytton Strachey. Nell’ambito di questi incontri, venivano lette ad alta voce delle “memorie”, e quattro furono quelle di Virginia Woolf, che vengono raccolte integralmente per la prima volta in questo volume. Sono testi di grande fascino, che ci offrono l’immagine viva di quell’epoca e di quel gruppo inimitabile di amici, permettendoci anche di gustare ancora una volta la grandezza della Woolf saggista e memorialista.
Queste quattro “memorie” della Woolf coprono un arco di tempo che va dal 1921 al 1940; se le prime due, 22 Hyde Park Gate e Vecchio Bloomsbury, sono bellissimi affreschi della vita della famiglia Stephen (questo il cognome di Virginia prima delle nozze con Leonard Woolf) – con il passaggio dalla casa natale in Hyde Park Gate al quartiere di Bloomsbury – la terza e la quarta hanno carattere differente: Sono una snob? è l’autoironica riflessione sulla natura dello snobismo, un’altra chiave per leggere l’ambiente del Bloomsbury Group; mentre La beffa della Dreadnought, qui per la prima volta tradotta in italiano, è la divertentissima ricostruzione dell’incredibile scherzo giocato da un gruppo di amici (tra i quali la stessa Virginia) ai danni della Royal Navy britannica. Ma anche in questo caso, come scrive Federico Mazzocchi nella prefazione, «Virginia Woolf non ci mostra soltanto le peripezie dello scherzo, ma anche le reazioni di parenti e conoscenti, facendoci tornare a quel clima di scandalo e sbigottimento che permeava il Vecchio Bloomsbury».

 

Nata a Londra nel 1882 e morta suicida nel fiume Ouse nel 1941, Virginia Woolf (nata Stephen) ha lasciato una serie di opere che l’hanno consacrata come una delle più grandi scrittrici inglesi di ogni epoca; tra queste, ricordiamo i romanzi La crociera (1915), La stanza di Giacobbe (1922), Mrs Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1928), Le onde (1931), Gli anni (1937). Ma a questi grandi romanzi occorre aggiungere l’intensa e straordinaria attività saggistica, a cominciare da Una stanza tutta per sé (1929) e dal pamphlet contro la guerra Le tre ghinee (1938), senza dimenticare la biografia immaginaria del cane Flush (1933) e quella reale dedicata all’amico del Bloomsbury Roger Fry (1940). Ma è anche grazie agli scritti pubblicati dopo la sua morte che si è avuta la riprova della grandezza della Woolf saggista e memorialista, con opere come il Diario di una scrittrice (1953) e Momenti di essere (1972).
Altre opere di Virginia Woolf nel catalogo Passigli: La casa stregata, Come leggere un libro, Scene di Londra.