La ballata dell’incompiuto
Mario Lucrezio Reali
Passigli Poesia
Fin dal titolo, la nuova raccolta di Mario Lucrezio Reali ci parla dal fondo di un paradosso. Se nei suoi primi libri il poeta ci ha mostrato, misurandosi in lungo e in largo con le vertigini della fisica contemporanea, il carattere relativo, sdrucciolevole, ondoso della realtà, qui ci ricorda invece soprattutto che la vita è irrisolta, frammentaria, parziale. Non c'è forma della nostra esperienza da cui non emerga la natura incerta, lacunosa e sfuggente del mondo: la luce entro cui ci muoviamo custodisce un "segreto che non possiamo capire"; il tempo, sulle cui tracce procediamo come l'equilibrista su una fune, in verità non esiste, è solo una parola da noi inventata "per sentirci vivi"...
Mario Lucrezio Reali, nato nel 1939, ha avuto una brillantissima carriera professionale come manager dell'industria energetica, che lo ha visto come collaboratore anche di Enrico Mattei. Ha studiato e vissuto a lungo in Unione Sovietica ed è tra i pochissimi occidentali ad aver ricevuto dalla Gazpron l'onorificenza quale 'lavoratore emerito dell'industria del gas'.
Tra le sue precedenti pubblicazioni poetiche, ricordiamo: Tramonto in Europa (2006), L'anima corrotta (2007), L'uomo a quanti (2008), pubblicati presso l'editore Teti di Roma; e, per la Passigli Editori, in questa stessa collana, Elegie del terrore (2012). Nel 2011 la casa editrice di New York Gradiva Publications ha pubblicato una sua antologia dal titolo A tired Angel, nella traduzione di Irene Marchegiani.