Elegie del terrore
Gulag
Mario Lucrezio Reali
Passigli Poesia
Questa breve, intensissima raccolta prende l’avvio da un’esperienza dell’autore quando, in ragione dei suoi studi e della sua professione, si trovava nell’allora Unione Sovietica; a quell’epoca infatti, dopo le visite ai gulag staliniani e dopo l’incontro con i sopravvissuti, aveva sentito di dovere ‘dire’ di quella tragedia, e il modo per ‘dirlo’ era quello della poesia, perché solo «la poesia può dare alla storia quello che la storia nella sua obiettiva freddezza spesso dimentica: l’anima». Così sono nate queste elegie, una specie di nuova, piccola Spoon River dove fatti e luoghi sono autentici, annotati dall’autore «interrogando persone che con immenso pudore e dolore hanno testimoniato quella tragedia».
Mario Lucrezio Reali (Foiano della Chiana, 1939) si è laureato in chimica presso l'Università Lomonosov di Mosca e in chimica pura presso l'Università degli Studi di Bologna. È stato prima alto dirigente in una grande azienda chimica nazionale e in seguito in una multinazionale del settore energia. Ma al di là della sua vita professionale, che lo ha reso una delle principali personalità del settore, di notevole interesse sono le sue pubblicazioni nell’ambito della poesia, che hanno riscosso l’attenzione di un critico e scrittore come Paolo Lagazzi: Tramonto in Europa (2006, premio Santa Marinella), L'anima corrotta (2008, premio Agape) e, sempre in quello stesso anno, L'uomo a quanti. Un’antologia delle sue poesie è stata tradotta e pubblicata negli Stati Uniti con il titolo A tired Angel. Selected Poems.
N°... (operaia)
Dimenticateci
non siamo degni neppure dei cimiteri
Cancellate le orme dei nostri passi
Eppure quando i nostri corpi
feconderanno il bosco
e vivremo nella linfa delle betulle
vivremo ancora
e foglie voleremo via in alto
dove non giungono gli spari degli sbirri.