Restare vivi

Riccardo Olivieri

Passigli Poesia

prefazione di Claudio Damiani

Anno :2023

Pagine :144

Prezzo :16,50€

ISBN :9788836820146

«Colpisce di questo libro, fin dalle prime poesie, il “tremore nascosto di ognuno”, oppure, similmente, un “delicato immortale brulichio / di fronte al mare”. Un vibrare che pervade tutto, come il respiro del tutto (come se il tutto fosse vivo, come vivo è ogni essere particolare).
Al terrorista che uccide Olivieri scrive: “Caro terrorista (…) Respira, ricorda di come tua madre ti teneva la mano”.
Ma non solo la madre, ogni cosa tiene per mano un’altra cosa. Questo è il tremore. Al terrorista Riccardo dice: non puoi uccidere nessuno, anzi, lo tieni per mano. Anzi, lui ti tiene per mano. Se non ci fosse lui, tu non potresti essere.
Olivieri osserva, ogni verso è un’osservazione, di cose semplici e quotidiane, una persona, un gesto, gente in tram o per strada, e l’immagine si illumina come di una sabbia d’oro che rivela il sacro dell’essere. E nasce, immediata, una preghiera.
Ecco, sono tre momenti: osservazione, illuminazione, preghiera. Preghiera per i vivi, ma anche preghiera per il tutto, perché il tutto protegga i vivi, e i vivi proteggano il tutto…»

Dalla prefazione di Claudio Damiani

 

Riccardo Olivieri, nato a Sanremo nel 1969, dopo l’università ha lavorato tre anni in Piemonte, poi ha vissuto in Lussemburgo e in America Latina. È rientrato a Torino nel 2000, dove vive e lavora come ricercatore di marketing. Nel 2001 ha vinto il Premio “Dario Bellezza” e ha pubblicato la raccolta di poesie "Diario di Knokke", segnalata al Premio Montale 2002. In questa stessa collana sono uscite le raccolte "Il risultato d’azienda" (prefazione di Stefano Verdino, 2006), "Difesa dei sensibili" (prefazione di Davide Rondoni e una nota di Massimo Morasso, 2012) e "A quale ritmo, per quale regnante" (presentazione di Giuseppe Conte, 2017 – Premio “Cesare Pavese”). Tra gli altri suoi riconoscimenti, il Premio “Lerici Pea” per l’inedito nel 2013.

 
«Formidabile per pathos e chiarezza,
qualità che io credo saranno le vie guida
della poesia del XXI secolo».
Giuseppe Conte
 
«Un poeta la cui voce leggo
e ascolto da anni con attenzione.
Chi ha attraversato quelle strade disperate,
nei versi di Olivieri le riconosce tutte, una a una».
Vivian Lamarque