Le poesie di Ricardo Reis

Fernando Pessoa

Opere di Pessoa

A cura di Manuela Parreira da Silva

Anno :2005

Pagine :276

Prezzo :22,00€

ISBN :978-88-368-0911-0

Il libro:
«Ho creato in me varie personalità. Creo costantemente personalità. Ogni mio sogno, appena lo comincio a sognare, è incarnato in un’altra personalità che inizia a sognarlo, e non sono io. Per creare, mi sono distrutto; mi sono così esteriorizzato dentro di me che dentro di me non esiste se non esteriormente. Sono la scena viva sulla quale passano svariati attori che recitano svariati drammi»: così scrive Fernando Pessoa sul meraviglioso mistero dei suoi eteronimi, quelle, secondo la splendida definizione di Antonio Tabucchi, «creature creanti, creature di finzione che producono a loro volta finzione letteraria».
Nella fantasia di Pessoa, Ricardo Reis è nato ad Oporto nel 1887 ed è fuggito in Brasile, dopo l’avvento della Repubblica, per il suo credo monarchico. Ecco come Pessoa lo delinea nella famosa lettera a Casais Montero del 1935: «Intorno al 1912 […] mi venne l’idea di scrivere poesie di indole pagana. Abbozzai alcune cose in versi irregolari […] e abbondanti il caso. Tuttavia mi si era delineato, in una penombra mal ordita, un vago ritratto della persona che stava facendo quella cosa. (Senza che lo sapessi, era nato Ricardo Reis)… Una volta apparso Alberto Caeiro, cercai subito – in modo istintivo e cosciente – di scovargli dei discepoli. Strappai al suo falso paganesimo il Ricardo Reis latente, gli scoprii il nome, e lo adattai a se stesso, perché a quest’altezza ormai lo vedevo…».
Ricardo Reis, che si ispira all’Orazio delle Odi, è un epicureo malinconico che cerca, finché non terminerà, se mai terminerà, il dominio dei barbari (cioè dei cristiani), l’illusione della libertà e della felicità tenendosi lontano da ogni eccesso nel dolore e nel piacere. Crede davvero agli antichi dèi greci, pur riconoscendo Cristo come Dio in più. Aspira all’equilibrio, al dominio delle passioni, alla serena accettazione del destino, cose che mancano del tutto in Pessoa uomo e poeta, e che anche in Reis sono minacciate dal pensiero del fato, della vecchiaia e della morte inesorabili. Ma è soprattutto uno straordinario poeta: secondo la definizione di Pessoa, «un Orazio greco che scrive in portoghese».

L'autore:
La Passigli Editori prosegue la pubblicazione delle opere di Fernando Pessoa (1988-1935), il più grande poeta portoghese del Novecento.
Volumi pubblicati dalla Passigli Editori: Poesie scelte, Trentacinque sonetti, Le poesie di Alberto Caeiro, Fantasie di interludio. Antologia personale, Messaggio, Novelle poliziesche, Maschere e paradossi, Il banchiere anarchico, L'ora del diavolo, Lisbona. Quello che il turista deve vedere, Il violinista pazzo, Una cena molto originale e La divina irrealtà delle cose.

Il brano:

«Segui il tuo destino,
Irriga le tue piante,
Ama le tue rose.
Il resto è ombra
Di alberi altrui…»