Sinossi
Brina, la quinta raccolta di versi di Silvia Martufi, apre le porte delle proprie residenze invernali, per condurre il lettore dentro una magnifica, gelida camera degli specchi. Bellezza e strazio si corrispondono. Notti invernali, cielo sereno e calma di vento: un decalogo per imparare a non avere paura del calore accumulato che si disperde nel ground zero delle nostre emozioni…
Un affascinante e tormentato teatro della mente. Poesia d’amore, certo, sul trono e nella polvere, alternativamente, ma poesia d’amore, sia chiaro, del tutto fuori dalle righe: “Dio che mi cerchi / e che io cerco”…
Dalla prefazione di Ernestina Pellegrini
Silvia Martufi è nata a Roma dove vive e lavora come psicoterapeuta di formazione junghiana. Particolarmente dedita alla fenomenologia della creatività, da anni si occupa di arte e letteratura come saggista e scrittrice.
Le sue precedenti raccolte sono: Dal sale (1997), Stagioni (2002), Leggere il tempo (2004, Premio Libero De Libero), e in questa stessa collana Fabula (2007, finalista al Premio Penna e Premio Alfonso Gatto). Ha pubblicato anche un romanzo dal titolo Terrapadre (2009).