Cristianesimo e democrazia
Jacques Maritain
Le Occasioni
Scritto nel 1942, allorché le sorti della guerra erano ancora indecise, Cristianesimo e democrazia pone in luce l’origine evangelica della grande corrente democratica e rivoluzionaria. La tesi di fondo è che la crisi delle coscienze di cui la guerra mondiale è l’effetto più tragico ed evidente si deve ad un doppio mancato riconoscimento da parte dell’uomo moderno: se infatti da un lato i cristiani devono riscoprire nella loro stessa esperienza l’elemento democratico che caratterizza fin nella sostanza il loro credo, dall’altra parte il mondo laico deve saper riconoscere l’elemento spirituale come fulcro di ogni umana dignità.
Ma questo libro è anche una testimonianza dell’alto tentativo da parte di uno dei grandi testimoni spirituali dell’epoca di riflettere sul destino dell’uomo in un momento in cui tutto sembra in balia della cieca violenza; chiedersi, dunque, perché questo avviene, avere coscienza che la guerra non è soltanto un prodotto di circostanze sfavorevoli, e che solo ragionando in profondità si potrà davvero sperare, distruggendo lo schiavismo totalitario, non solo di sgombrare il cammino della storia, ma di stabilire le condizioni positive che permetteranno il risorgere di una nuova, più umana, civiltà.
Seguito da: “Giorgio La Pira-Jacques Maritain: Dialogo per un’Europa cristiana all’epoca della Ricostruzione” di Jean-Dominique Durand.