E la colpa rimane
Paolo Lisi
Passigli Poesia
Il libro:
...Uno dei cardini poetici di E la colpa rimane risiede nell'incombenza allusiva a un pregresso, a un passato in contrapposizione a un divenire ('quando tutto è ormai stato' recita il titolo di una sezione), evidenziato sin dalla congiunzione 'e' che inaugura il titolo e che riporta con immediatezza il lettore a un vissuto, anche esistenziale se si vuole, ma di primo impatto definibile quasi come generazionale...
Il poeta, nel suo continuo interrogarsi, sempre sostenuto con levità sul pedale dell'autoironia e della leggerezza, sembra ormai aver "preso le distanze", aver "sconfinato verso un dove/che non misura i passi". In altre parole è andato oltre se stesso dopo aver "capovolto la clessidra/e guardato gli anni/tuffarsi/nel tonfo dell'esistenza". Ed è in questa interrogazione sullo scorrere del tempo in relazione alla propria esistenza che Paolo Lisi inaugura in E la colpa rimane un rinnovato capitolo del proprio fare poetico provando a imprimere sulla "tela del divenire" tutti i colori dell'essere.
Dalla prefazione di Francesco Napoli
L'autore:
Nato a Catania nel 1966, Paolo Lisi ha già al suo attivo una serie di pubblicazioni che ne fanno uno degli autori più interessanti della nuova poesia italiana. Le sue raccolte precedenti sono: Denti sul selciato (1990), L’arco (1993), Mediterranea (2004) e, in particolare, L’assedio, uscito per i Quaderni del Battello Ebbro nel 2008 e che gli è valso il Premio Internazionale Città di Salò. Suoi versi sono poi presenti su varie antologie e riviste letterarie e sono stati tradotti in inglese e ungherese. Molto attivo anche nel campo della promozione e dell’organizzazione di eventi culturali, ha tra l’altro ideato, e conduce ormai da anni, il Festival “IsolaPoesia” di Catania.