Il bersaglio e il silenzio
Angelo Scandurra
Passigli Poesia
Il libro:
«In questa raccolta, già dal titolo bellissimo e significativo, mi commuove e mi coinvolge particolarmente l’idea che Angelo Scandurra abbia percepito che il poeta è un bersaglio mobile che si può impunemente punire da qualsiasi baraccone di tiro a segno. Come tutte le marionette il poeta cade e risorge.
Pregnanti le poesie di Scandurra che ho deliberatamente ‘sorvolato’ non volendo essere né filologa, né critico; ma come poeta ho toccato la terra della sua anima, la voce dei suoi fantasmi, i destini del suo sangue, gli abbandoni dei suoi pensieri e i ritmi della sua originalità stilistica che sostengono la presenza di un metro nuovo di scrittura che il tempo ha già convalidato.»
Alda Merini
L'autore:
Angelo Scandurra è nato ad Aci Sant’Antonio nel 1948 e vive a Valverde di Catania. Promotore del ‘Gruppo Teatro Nuovo’ e direttore della rivista «Il Girasole», nel 1986 ha fondato Il Girasole Edizioni, che accoglie testi di poesia, narrativa e saggistica di autori italiani e stranieri.
Fra le sue opere pubblicate ricordiamo il saggio storico Valverde. Un comune dalla leggenda alla storia, il testo teatrale Evoluzioni di una metamorfosi, la raccolta di conversazioni Vivere la parola, protagonisti allo specchio, l’opera narrativa Appunti per un colloquio forzato, e, per la poesia, Proposta per incorniciare il vuoto, Fuori dalle mura, L’impossibile confine, Trigonometria di ragni.
Con la Passigli Editori ha pubblicato la raccolta di poesie Criteri di fuga.
Il brano:
«Icaro ha paura delle ali
ora che la notte è un’epifania
e disegni a schiena di pesce
maculano gli albori.»
da Icaro