Il Botticelli fantasma e altri racconti

Harold Acton

Passigli Narrativa

Traduzione di Marcella Bonsanti

Anno :2009

Pagine :222

Prezzo :17,50€

ISBN :978-88-368-1150-2

Il libro:

Pubblicati con grande successo nel mondo anglosassone dall'editore Hamish Hamilton, i racconti che compongono la raccolta Il Botticelli fantasma rivelano una faccia sconosciuta del grande storico e critico d'arte: il narratore ironico, colto e spiritosissimo capace di ricreare con grande maestria e impareggiabile humour un mondo oramai quasi del tutto scomparso, il mondo colto e internazionale della prima meta' del Novecento con la sua cultura e la sua visione cosmopolita, certo, ma anche con i suoi tic, i suoi lati comici, le sue ingenuita' e le sue piccole miserie. Un momento storico irripetibile e affascinante che Acton descrive con la vivacita' e l'ironia del grande scrittore che lo ha vissuto in prima persona. Una sorpresa imperdibile.
 
L'autore:
Nato e vissuto a Firenze in una delle ultime grandi ville patrizie, Sir Harold Acton (1904-1994) è stato uno dei più versatili scrittori inglesi contemporanei. Membro influente del così detto «Oxford Group», che riunì alcuni dei più noti narratori inglesi, fu poeta, romanziere, storico d’arte, saggista. Ma Acton fu anche testimone e protagonista della Firenze cosmopolita prediletta dagli anglosassoni, nella quale, nell’arco di qualche decennio, vissero personaggi del calibro di Henry James, Edith Wharton, Vernon Lee, D.H. Lawrence, Aldous Huxley, Isadora Duncan, Bernard Berenson e molti altri. Ma, al di là di queste celebrità, la numerosa colonia anglosassone fiorentina era composta anche da personaggi più anonimi, molto spesso assai bizzarri, come rivelano questi racconti: appassionati collezionisti d’arte, eccentriche dame, romantiche signore del bel mondo, rampolli di grandi famiglie oramai decadute, aristocratiche bisbetiche, tutti personaggi - come scrive Harold Acton nella corposa prefazione - «il cui aroma individuale era innegabile, farcito di stravaganza e astrazioni».
Inseguendo i suoi innumerevoli interessi letterari, artistici e storici alternò soggiorni a Firenze e in Gran Bretagna a lunghi periodo in Cina e a Parigi nella stagione delle avanguardie. Raffinato collezionista d’arte, raccolse a Villa La Pietra molti grandi tesori. Pubblicò racconti, raccolte poetiche, opere storiche sui Borboni di Napoli e sui Medici, e saggi sulla poesia cinese moderna, raccogliendo inoltre la sua biografia intellettuale Memorie di un esteta (1948, ediz. aggiornata 1970).
Alla sua morte, nel 1994, donò Villa La Pietra e la sua collezione alla New York University.