Il mistero della camera gialla

Gaston Leroux

Passigli Narrativa

Traduzione di Sarah Cantoni

Anno :2010

Pagine :272

Prezzo :16,50€

ISBN :978-88-368-1236-3



Gaston Leroux… chi era costui? Alcuni lo ricorderanno come autore de Il fantasma dell’Opera, d’altronde più conosciuto per le sue versioni teatrali e cinematografiche che per il romanzo originale. Ma c’è stato un lungo periodo, nei primi decenni del Novecento, nel quale Joseph Josephin, soprannominato Rouletabille, il giovanissimo reporter di cronaca giudiziaria de «L’Époque» e detective dilettante, protagonista della maggior parte dei romanzi di Leroux, era altrettanto famoso dei vari Mrs. Marple, Hercule Poirot, Nero Wolfe, Philo Vance e degli altri grandi eroi della letteratura poliziesca.

Fernando Savater - che nella sua personale lista di thrillers preferiti include La camera gialla assieme a I delitti della rue Morgue di Edgar Allan Poe, Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle, L’assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie e L’arciere verde di Edgar Wallace – osserva che «i romanzi di Leroux presentano situazioni terribili, truculente o macabre, ma venate di un particolarissimo umorismo. Joseph Rouletabille viaggia tra paesi e misteri come una sorta di Tintin adulto. In particolare, la sua prima avventura la incontriamo ne La camera gialla, che pure inaugura un sotto-genere famoso: il delitto apparentemente impossibile all’interno di una camera chiusa». A conferma del suo grande successo, dal 1919 Il mistero della camera gialla ha conosciuto ben quattro versioni cinematografiche.

Davvero una grande riscoperta per gli amanti del thriller più classico.

Gaston Leroux (Parigi, 1868 – Nizza, 1927) esercitò da giovane la professione di avvocato, per dedicarsi poi al giornalismo come reporter de «Le Matin» e scrivendo di critica teatrale, di cronaca giudiziaria, di cronaca nera. Durante la Prima Guerra Mondiale fu corrispondente di guerra e inviato. Autore, oltre che de Il fantasma dell’Opera, di quasi cinquanta romanzi, il suo ciclo più famoso rimane quello dedicato a Joseph Rouletabille.