La parola PACE
L'utopia che deve farsi realtà
AA.VV.
Biblioteca Passigli
Il volume raccoglie gli atti del seminario che l’associazione Promessa Democratica ha promosso a Milano il 2 dicembre del 2023 presso la Fondazione Feltrinelli, con interventi, tra gli altri, di Romano Prodi, Lucia Annunziata, del vicerettore dell’Università di Betlemme e sacerdote del Patriarcato Latino di Gerusalemme padre Iyad Twal, della vicepresidente di Medici Senza Frontiere Elda Baggio, del direttore della Fondazione Feltrinelli Massimiliano Tarantino, di Nadia Urbinati, Elly Schlein, Lella Costa, Marco Damilano, della presidente della sezione italiana di Amnesty International Alba Bonetti, degli ex ministri Lorenzo Guerini e Giuseppe Provenzano.
Questo libro, il cui titolo "La parola Pace" prende le mosse da un vuoto di elaborazione e pensiero attorno a un tema decisivo come quello della «guerra mondiale a pezzi», offre una cospicua serie di punti di vista e spunti di riflessione su questo conflitto diffuso che va dal cuore dell’Europa al Medio Oriente, senza dimenticare le decine di altre guerre sparse nel mondo.
«È guerra. Sono guerre. Da due anni e mezzo Kiev resiste per la propria libertà. Più di 500.000 i caduti tra ucraini che si difendono e soldati russi scaraventati a combattere dall’ultimo Zar. In Israele, il pogrom del 7 ottobre ci ha precipitato nel buio della storia. 1.200 donne, uomini, ragazzi, trucidati, 250 i rapiti, genitori davanti ai figli, figli davanti ai genitori, donne stuprate a sfregio di un popolo e uno Stato. A Gaza – una striscia di terra grande un sessantesimo della Lombardia – la reazione del Governo Netanyahu compie una carneficina, un crimine contro l’umanità. Oltre 40.000 morti, feriti senza cure, una odissea senza tregua che non risparmia volontari e giornalisti. L’hanno chiamata la guerra dei bambini, la strage degli innocenti, piccoli ebrei sgozzati dai terroristi di Hamas e bambini palestinesi mutilati dalla vendetta. Lella Costa ha saputo dirlo con un’emozione irripetibile, “… io voglio sapere dai signori della guerra come fanno a dormire, come fanno a vendersi anche i sogni, a cancellare ogni impronta di memoria, a non sentire in ogni fottuto momento della loro esistenza la voce di Ecuba che piange sul cadavere del nipote Astianatte, figlio di Ettore, scaraventato dalle mura di Troia perché Troia ha perso: 'Deponete per terra lo scudo rotondo di Ettore. E voi, Achei, il cui vanto sono più le armi che il cervello, perché vi siete macchiati di un delitto tanto mostruoso? Avete paura di un bambino'”».
Dall’introduzione di Barbara Pollastrini