Le vie del mare
François Mauriac
La Grande Biblioteca
Il libro:
"Non credo di aver mai scritto niente che superi o anche solo eguagli la storia dei fidanzamenti mancati di Rose Révolu": così scriveva François Mauriac nel 1950, accompagnando l'inclusione de Le vie del mare nel quinto volume delle sue Oeuvres Complètes. E la grandezza di questo romanzo uscito per la prima volta nel 1939, non era sfuggita ad un traduttore d'eccezione, lo scrittore Massimo Bontempelli, uno dei protagonisti del nostro Novecento letterario.
La presente edizione è il frutto di questo fortunato incontro: il lettore ritroverà o scoprirà, nelle pagine di questo romanzo, tutti i temi più cari alla narrativa di questo grande scrittore: dal senso del peccato alla deviazione morale, alla lucida indagine del mondo oscuro delle passioni; uno scrittore che ha esercitato una profonda influenza sulla cuultura contemporanea, e non soltanto su quella di ispirazione cattolica.
François Mauriac (Bordeaux, 1885 - Parigi, 1970) è stato uno scrittore francese che mise il cattolicesimo e il moralismo alla base della sua opera. In romanzi come "Il bacio del lebbroso" (1922), "Teresa Desqueyroux" (1927) e "Groviglio di vipere" (1932) si fece denunciatore spietato e giudice intransigente dell'avarizia, orgoglio, odio, sensualità, brama di dominare che travolgono la borghesia di provincia, lontana da ogni possibilità di riscatto. Ogni pagina è tesa nel drammatico contrasto tra il pessimisco suscitato dalle umane debolezze e dai vizi e l'anelito alla salvezza attraverso la fede. D'altra parte, Mauriac critica il grigio mondo borghese in nome di valori religiosi, non esita a contrapporre alla rinuncia cristiana l'istintivo impulso a una vita piena. Ai personaggi avvolti in una nube di zolfo, dei romanzi, egli alternò ritratti più distaccati in saggi critici su Racine, Pascal, Gesù. Numerosi sono pure i suoi studi sui problemi psicologici del credente: "Sofferenza e gioia del cristiano" (1931) e "Brevi saggi di psicologia religiosa" (1933).
Per lo stile fluido e ricco di immagini, per la coerenza e dirittura morale, gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura del 1952.