Disponibile dal 12 settembre 2025
George Orwell
Ricordi della guerra di Spagna
A cura di Maria Sole Sanasi d’Arpe
12,00 €
Sinossi
Nel dicembre del 1936 George Orwell si recò in Spagna, dove da alcuni mesi infuriava la guerra civile che vide scontrarsi il Governo repubblicano e i falangisti rivoltosi guidati da Francisco Franco. Partito con il proposito di scrivere articoli per i giornali con cui collaborava, ben presto lo scrittore si arruolò nelle brigate internazionali a fianco della Repubblica, dove combatté nelle file del Partido Obrero de Unificación Marxista (POUM) finché non venne gravemente ferito nel maggio successivo.
Universalmente noto è il frutto di quell’esperienza, il celeberrimo memoir Omaggio alla Catalogna (1938), ma lo stesso non si può dire degli articoli che Orwell scrisse su quei tragici mesi. Vuotare il sacco spagnolo, dell’estate del 1937, è una testimonianza a caldo degli eventi che non risparmia severe critiche al Governo repubblicano, colpevole di essere preoccupato più ancora da una possibile rivoluzione proletaria che non dal golpe fascista; e un’analoga visuale la ritroviamo anche nel raro e coevo Testimone a Barcellona, incentrato sulle “Giornate di maggio” del 1937 che ebbero come conseguenza la messa al bando del POUM, in seguito alla quale Orwell fu poi costretto a fuggire dalla Spagna.
Completa il volume il saggio Ripensando alla guerra di Spagna (1942), in cui l’autore sembra voler ripercorrere il senso di quell’esperienza, con i ricordi lucidi e coinvolgenti del fronte aragonese, e gli insegnamenti che se ne possono trarre per salvare la democrazia dal nazifascismo e da ogni forma di totalitarismo: un rischio che non sembra mai tramontare e che proprio l’epoca in cui viviamo rende di nuovo attuale.
L’autore
George Orwell (Mothihari, India, 1903 – Londra, 1950) è noto al grande pubblico soprattutto per i grandi romanzi La fattoria degli animali (1945), impietosa allegoria del comunismo sovietico, di cui il socialista Orwell fu strenuo oppositore, e 1984 (1948), capolavoro della letteratura distopica che mostra la terrificante immagine di una futura società totalitaria. Oltre a questi indimenticabili romanzi, si devono però ricordare altre opere fondamentali che li precedono, come Giorni in Birmania (1934) e Omaggio alla Catalogna (1938). Di straordinario rilievo anche la sua attività saggistica, scaturita in particolare dalla sua militanza di giornalista e polemico osservatore della sua società.
Quarta di copertina
… È curioso che, rispetto a qualunque altra cosa sia avvenuta in seguito, nel corso della guerra di Spagna, io ricordi con maggiore nitidezza la settimana del cosiddetto addestramento che abbiamo ricevuto prima di essere inviati al fronte: l’enorme caserma di cavalleria di Barcellona con le sue scuderie piene di spifferi e i cortili di acciottolato, il freddo gelido della pompa con cui ci si lavava, i pasti schifosi resi tollerabili dalle tazze di vino, le miliziane in pantaloni che tagliavano la legna da ardere e l’appello al mattino presto, durante il quale il mio comunissimo nome fungeva da sorta di intermezzo comico tra i risonanti nomi spagnoli…