Macadan, Pianti piano –Silvio Mignano intervista Eliza Macadan, Insula europea, 12-02-2020
Estratto dall’intervista:
“La poesia? Non lo so. La poesia, diceva un monaco ortodosso, è parlare con Dio. Per me la poesia è quando mi parla Dio. Io solo trascrivo, se faccio in tempo, perché se qualcosa mi distrae, tutto svanisce. E devo aspettare la prossima volta. […] Una delle paure più forti dell’essere umano è la paura della morte. Ci sono già le condizioni per farla sparire, perché gli esseri postbiologici avranno la possibilità di vivere all’infinito oppure, in caso di noia, scollegarsi, scaricare le loro conoscenze su sopporti digitali e in caso di ripensamento, tornare in vita, ricaricare le loro batterie elettroniche. Ci sarà poesia? Ma sì! Ci sono già libri di poesia scritti dai robot. Si introducono alcune parole: tema, atmosfera, indice di malinconia/ tristezza/lacrime, incipit, taglio versi, numero parole, finale aperto, chiusa inaspettata, ecc. E noi? Povere anime”.
[…]
Per leggere tutto l’articolo: http://www.insulaeuropea.eu/2020/02/12/silvio-mignano-intervista-eliza-macadan/