Mia sorella, la vita
Boris Pasternak
«… Terza in ordine di pubblicazione, dopo "Il gemello tra le nuvole" e "Oltre le barriere", datate rispettivamente 1914 e 1917, insuperata per splendore nell’opera complessiva di Pasternak, "Mia sorella, la vita" viene data alle stampe a Mosca nel maggio del 1922, a cinque anni di distanza dall’epoca della sua stesura. La prima edizione, tirata in mille copie, va a ruba, e la popolarità del trentaduenne autore ne riceve un’impennata inaudita, varca i confini della Russia e si propaga in Germania e in Inghilterra, arriva all’orecchio finissimo di Rilke. "Un acquazzone di luce", scrive a proposito del libro Marina Cvetaeva nel luglio di quello stesso 1922, da Berlino… Al centro del libro, lo svolgimento poetico di un tema amoroso: la relazione tra Boris e Elena Vinograd, destinata a durare una sola, lunga estate. La giovane donna nella primavera del 1918 sarebbe convolata a nozze con Aleksandr Dorodnov, un industriale tessile. La stessa storia, ormai conclusa, si riverbera anche nelle liriche di "Temi e variazioni" – che uscirà l’anno successivo – in un rapporto di complementarietà tutt’altro che lineare tra le due raccolte: l’inestricabile groviglio di sentimenti vissuto in quei mesi si rifrange in entrambi i testi, senza spartire esattamente a metà le due facce della liaison – l’adorazione e il rancore, l’esaltazione e il sarcasmo, l’acquazzone e l’ustione – ma mescolandole in proporzioni variabili all’interno di un canzoniere bifronte, frammisto di umori; più avvolgente e solare "Mia sorella, la vita", screziato di luci più cupe e nevose "Temi e variazioni"…».
Dalla prefazione di Paola Ferretti