Olalla
Robert Louis Stevenson
Le Occasioni
Il libro:
"La situazione è assolutamente classica; anzi epica, paladinesca; dovessimo cercare una fonte psicologica e simbolica a questo racconto, dovremmo pensare ad una 'chanson de geste' corrotta - non in senso filologico, ma per l'appunto sfatta, depravata, maliziosa". Così scriveva Giorgio Manganelli presentando al lettore questo racconto poco noto di Robert Louis Stevenson (Edimburgo 1850 - Vailima, Isole Samoa 1894); e Italo Calvino, ospitandolo nella celebre collana 'Centopagine' che dirigeva per l'editore Einaudi, si chiedeva se tra le fonti di Stevenson non ci fosse stato il Manoscritto trovato a Saragozza di Potocki, in quanto "la Spagna in cui Stevenson fa svolgere il suo racconto Olalla è la stessa di Potocki, sia per l'epoca storica (in margine alle guerre napoleoniche: nell'uno e nell'altro caso la prima persona narrante appartiene a un ufficiale straniero che combatte nelle file legittimiste) sia come teatro d'incarnazioni diaboliche". Anche se - osservava ancora giustamente Calvino - mentre il soprannaturale permea di sé tutto il romanzo di Potocki, nel racconto di Stevenson "il fantastico è presente più nelle suggestioni dell'atmosfera che nella rappresentazione esplicita".
L'autore:
Di Robert Louis Stevenson (1850-1894) la Passigli Editori ha pubblicato anche Il diavolo nella bottiglia, La spiaggia di Falesà, Olalla, Racconti dei mari del sud, Il padiglione sulle dune, Le avventure di John Nicholson, Favole.
Il brano:
«"A questo punto", concluse il dottore, "quello che potevo fare l'ho fatto e, posso dire con una certa vanità, bene. Mi resta solo da convincervi a lasciare questa città gelida e intossicante e concedervi un paio di mesi di aria pura e di tranquillità di spirito.[…]"»