Perché amiamo leggere poesie d’amore? Perché ci immergiamo nelle parole di poeti come Pablo Neruda, cercando un riflesso dei nostri sentimenti più profondi?
Alla Passigli Editore crediamo che la poesia d’amore abbia il potere di connettere le persone in modo unico, di farci sentire meno soli nelle nostre emozioni. Le poesie d’amore parlano il linguaggio universale dei sentimenti, un linguaggio che tocca il cuore e l’anima.
Prendiamo ad esempio Pablo Neruda e la sua raccolta “Alla donna e altre odi elementari”. Neruda non scrive solo di amore, ma lo vive, lo respira, lo infonde in ogni verso con una passione che travolge.
Questa raccolta è un viaggio emozionante nell’universo dell’amore, non tanto l’eros degli amanti, ma l’amore come specchio dell’anima e ci offre un dialogo intimo e profondo, un monologo interiore che si trasforma in un inno umano e sentimentale, un racconto della vita condivisa.
Se rispetto ad altre poesie l’eros è meno presente, si tratta pur sempre di un amore che non ha nulla a che vedere con la divinizzazione dantesca, poi liricamente umanizzata dal Petrarca. È però un sentimento profondo, delicato, intimo e appassionato, quello del poeta nei riguardi della donna, dal cui sorriso nondimeno trae appagamento dell’anima, dolcezza dei sensi, umana estasi terrena; è amore universale, l’amore seme della vita.
Giovanni Battista De Cesare
La donna nelle poesie di Neruda non è solo un’idea astratta; è reale, concreta. È la giardiniera, la lavandaia notturna, la bella nuda. È la compagna dell’avventura terrena e del riscatto dei popoli.
Nelle sue Odi, Neruda celebra ogni aspetto della vita umana, anche il più semplice e quotidiano, con una bellezza e una forza comunicativa che lo rendono accessibile a tutti.
Le sue odi sono elementari, sì, ma solo nel senso che vogliono raggiungere il più vasto pubblico possibile, trasformando la poesia in un canto popolare, lontano dalla torre eburnea della poesia aulica.
[…] in realtà la donna è una costante delle poesie del grande poeta cileno: lo è come simbolo dell’amore individuale, che sia madre, mamadre o amante; lo è come compagna dell’avventura terrena, ma anche come compagna a tutti gli effetti nella voglia di riscatto dei popoli. In questo, la donna di Neruda è donna concreta e non angelicata, è di volta in volta la giardiniera, la lavandaia notturna, la bella nuda…
Giovanni Battista De Cesare
In “Ode alla coppia”, per esempio, troviamo una sintesi del suo modo di vivere l’amore: un racconto dell’anima, una visione della vita condivisa. I versi si intrecciano come le vite degli amanti, resistendo alle onde del tempo che segnano il loro cammino. E in “Ode al tempo”, Neruda riflette sulla dolcezza di invecchiare insieme, dove ogni ruga è il ricordo di un lampo, un simbolo della vita vissuta intensamente.
La bellezza femminile è celebrata con purezza e ammirazione in “Ode alla bella nuda” e nella grazia della “lavandaia notturna”, dove la fatica del lavoro si trasforma in poesia sotto lo sguardo del poeta. L’amore per la sua “sposa giardiniera” è un amore fertile, radicato nella terra, che cresce e fiorisce nei sogni e nella realtà.
Neruda non si limita a descrivere la bellezza fisica; va oltre, celebrando l’essenza stessa della donna e il suo ruolo nella vita e nella lotta quotidiana. “Ode all’amore segreto” esalta la forza di un sentimento che non può essere nascosto, che emerge e si manifesta nella vita di tutti i giorni, come un papavero in mezzo al mercato.
In “Ode a un mazzo di violette”, l’aroma e la bellezza della natura si fondono con i sentimenti del poeta, trasportandoci in un mondo di sensazioni intense e profonde. E nel “Ode al viaggio fortunato”, la figura dell’amata accompagna il poeta nei suoi viaggi, arricchendo ogni esperienza di un significato più profondo.
La figura di Matilde Urrutia, l’amore della sua vita, emerge con forza in poesie come “Ode all’amore”, dove Neruda fa un bilancio della sua esistenza attraverso l’amore che lo ha accompagnato e sostenuto. E in “Ode alle mani dell’amata”, il quotidiano diventa poesia, con mani che lavorano, che accarezzano, che amano.
Alla Passigli Editore ne siamo convinti: la poesia d’amore di Neruda è una carezza lirica che celebra la vita, l’amore, la bellezza. Neruda ci ha mostrato come è bello vivere e amare, e attraverso le sue poesie ci invita a fare lo stesso.
Ecco perché continuiamo a leggere e ad amare le poesie d’amore: perché ci ricordano quanto è meraviglioso sentire e condividere i nostri sentimenti più profondi.
Ode alla coppia
Regina, è bello vedere
impressa sul mio cammino
la tua piccola orma
o vedere i tuoi occhi
che si impigliano
in tutto ciò che guardo,
vedere svegliarsi il tuo viso
ogni giorno,
immergersi
nello stesso
frammento
d’ombra
ogni notte.
Bello
è vedere
il tempo
che corre
come il mare
contro una sola prua
formata dai tuoi seni e dal mio petto, dai tuoi piedi e dalle mie mani. Passano per il tuo profilo
onde del tempo,
le stesse che mi sferzanoe mi accendono, onde come furiosi morsi di freddo
e onde come i grani della spiga.Ma
stiamo insieme,
resistiamo,
custodendo
forse
spuma nera o rossa
nella memoria,
ferite
che palpitarono come labbra o ali. Camminiamo insieme
per strade e per isole,
sotto il violino spezzato
delle raffiche,
davanti a un dio nemico, semplicemente insieme
una donna e un uomo.
Ode al tempo
Dentro di te la tua età che avanza,
dentro di me la mia età che aumenta.Il tempo è deciso,
la sua campana non suona, s’accresce, cammina, dentro di noi,
appare
come un’acqua profonda nello sguardo
e, vicino alle castagne abbrustolite dei tuoi occhi, un filamento, la traccia
di un fiume in miniatura, una stellina rinsecchita
che s’accosta alla tua bocca. Il tempo porta
i suoi fili
ai tuoi capelli,
mentre nel mio cuore, come una madreselva
resta la tua fragranza,
viva come il fuoco.
È bello
invecchiare vivendocome abbiamo vissuto.
Per noi ogni giorno
fu come pietra trasparente,
ogni notte
fu come rosa nera,
e questi solchi sul tuo viso o sul mio,
pietra o fiore,
sono ricordi di un lampo.
I miei occhi si sono consumati nella tua bellezza, ma tu sei i miei occhi.
Sotto i miei baci ho forse affaticato
il tuo corpo robusto,
ma tutti hanno scorto nella mia allegria
il tuo segreto splendore.
Amore, che importa
che il tempo,
lo stesso tempo che come due fiamme
o due spighe parallele
alimentò il mio corpo e la tua dolcezza,
domani li conservi
o li sgrani
e con le sue stesse dita invisibili
cancelli l’identità che ci separa
consentendoci l’unione
in un solo essere finale sotto la terra.
Ode al suo aroma
Mia diletta, il tuo profumo,
da quale frutto,
da quale stella, da quale foglia?
Vicino al tuo piccolo orecchio o sulla tua fronte
mi accosto,
inchiodoil naso tra i capelli
ed il sorriso
cercando di appurare l’origine del tuo aroma: è dolce, manon è un fiore, non è una rasoiata di garofano penetrante
o un attraente profumo
di smagliantigelsomini,
è qualcosa, è terra,
è
aria,
legname o mele, odore
della luce sulla pelle, aroma
della fogliadell’albero della vita con polvere di strada
e freschezza
di ombra mattutina
sulle radici,
odore di pietra e di fiume, ma
più simile
a una pesca,
alla tiepida
palpitazione segreta
del sangue,
odore
di casa pura
e di cascata,
fragranza
di colombo
e di chioma,
aroma
della mia mano
che ha accarezzato la luna del tuo corpo,
le stelle
della tua pelle stellare, l’oro,
il grano,
il pane al tuo contatto,e lì
lungo tutta
la tua pazza luce,
lungo la tua circonferenza del vaso, nella coppa,
negli occhi del tuo seno,
tra le tue grandi palpebre
e la tua bocca di spuma,
dappertutto
lasciò,
lasciò la mia mano
odore d’inchiostro e di selva,
sangue e frutti perduti,
fragranza
di pianeti dimenticati,
di puri fogli vegetali,
lì
il mio stesso corpo
immerso
nella freschezza del tuo amore, amata, come in una sorgente
o nei rintocchi
di un campanile
alto
tra l’odore del cielo
e il volo
degli ultimi uccelli,
amore,
odore,parola
della tua pelle, della lingua della notte nella tua notte, del giorno nel tuo sguardo.Dal tuo cuore
s’eleva
il tuo aroma
come dalla terra
fin sulla cima del ciliegio: nella tua pelle io trattengo il tuo palpito
e odoro
l’onda di luce che promana, la frutta sommersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che percorre
la tua bellezza
fino a suggellare il bacio che m’aspetta
nella tua bocca.